Sexting: "2 ragazzi su 3 ricevono messaggi espliciti, bisogna informare e fare rete"
Vasto Convegno a Vasto targato Corecom su bullismo, cyberbullismo, sexting e fake news
VASTO. Ultima tappa a Vasto dopo gli appuntamenti di Pescara e L'Aquila per il tour targato Corecom dal titolo “Futuro Hub, Connessioni Digitali”. Circa 600 studenti delle scuole medie Rossetti e Paolucci di Vasto hanno preso parte all’evento su bullismo e cyberbullismo che si è svolto stamani al Palazzetto dei Salesiani, e non solo. Al centro del dibattito le fake news, il sexting, nonché l’impatto dei nuovi social sui giovani.
“Due ragazzi su tre delle scuole medie e superiori hanno dichiarato di aver ricevuto messaggi dal contenuto esplicito e addirittura il 15% ha affermato di averli condivisi senza comunicarlo alla persona interessata. Abbiamo già avuto modo di affrontare i dati di bullismo e cyber bullismo in Abruzzo i quali sono in linea con quelli nazionali. 1 ragazzo su 5 dagli 11 ai 15 anni è stato già vittima di bullismo. Oggi è occasione per parlare in particolare della consapevolezza del fenomeno e di come i compagni dei ragazzi bullizzati possano dare una mano ai loro amici. Abbiamo dedicato un focus sui comportamenti prima e dopo la fase pandemica dal 2023, dove emerge che il 44% dei ragazzi ha dichiarato di aiutare la persona bullizzata prima del Covid, dato che è sceso al 33% dalla fine dell’emergenza ad oggi. Chiuderemo questa tappa con un’ulteriore raccolta di dati e nel giro di due mesi ci sarà la firma del protocollo d'Intesa con l'ufficio scolastico regionale, con la polizia postale e con tutti gli attori coinvolti”, così ha sottolineato il presidente Giuseppe La Rana.
Presenti la consigliera regionale Sabrina Bocchino e l’assessore all’Istruzione Anna Bosco: “Il ruolo delle istituzioni è quello di fare rete con il mondo della scuola, delle famiglie e dei ragazzi per meglio comprendere la portata di questo fenomeno, fornire gli strumenti ai ragazzi per riconoscerlo e scongiurarlo e far sì che venga sempre più ridotto il numero di episodi”.
A parlare agli studenti in un dibattito moderato dal giornalista Luigi Spadaccini, anche Giammaria De Paulis, docente dell’Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara e divulgatore scientifico: "La rete e tutti i dispositivi che utilizziamo per connetterci sono strumenti molto utili e importanti ma bisogna usarli con la testa. Tutto quello che pubblicate viene amplificato, nel bene e nel male. Uno scherzo è bello quando dura poco, ma online dura per sempre. Come Spiderman dobbiamo ricordare che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Anche voi potete diventare supereroi, non abbiate paura di aiutare un compagno in difficoltà, non abbiate paura di chiedere aiuto".
E Gian Mauro Placido del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Abruzzo della Polizia Postale, ha aggiunto: “Facciamo attività di prevenzione in un’ottica di collaborazione con le istituzioni così come sancito dalle legge 71 del 2017. Oggi siamo con il Corecom Abruzzo con il quale abbiamo stipulato un protocollo d'Intesa appunto per potenziare e dare continuità sul territorio abruzzese di tutta quella che è l'attività di formazione e informazione verso i minori. È questo sicuramente il modo migliore per evitare la successiva fase di contrasto ovvero quando ci sono dei reati che inevitabilmente si sostanziano all'interno del fenomeno del cyberbullismo, ma anche del sexting, altro argomento importante che purtroppo investe questa fascia di età e che richiede appunto l'intervento delle istituzioni, della polizia giudiziaria e quindi poi della procura”.
Presentato anche il progetto cinematografico a cura del dal regista abruzzese Walter Nanni dal titolo“Cineager”, dedicato ai ragazzi di Rancitelli e San Donato, in collaborazione con la Rete di scuole del quartiere. Un percorso che affronta le problematiche minorili sviscerando le insidie che possono manifestarsi durante il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza: “Attraverso il cinema e conoscendo la tecnica cinematografica i ragazzi riescono a decriptare tante cose che gli arrivano sul telefono o che vedono in televisione. Conoscere la tecnica cinematografica significa riuscire veramente a capire anche i messaggi inconsci che arrivano attraverso la comunicazione sul telefono e imparano un pochino anche a difendersi da tutto quello che gli arriva”.