Ex Asilo Carlo Della Penna: "Il futuro della casa del custode dipende dai finanziamenti"
Vasto L'assessore Bosco risponde al Comitato cittadino per l’asilo Carlo Della Penna
VASTO. "La nostra priorità attuale è concludere la gara d’appalto per l’asilo entro luglio, la demoricostruzione della casa del custode e la sua valorizzazione sono condizionate alla ricerca di ulteriori finanziamenti che stiamo continuando a monitorare". Così l'assessore all'Edilizia scolastica Anna Bosco risponde al Comitato cittadino per l’asilo Carlo Della Penna che solleva perplessità riguardo al futuro della "Casa del custode", la struttura adiacente all'asilo. Ma andiamo con ordine.
Nell'ottobre del 2022 l'amministrazione comunale ha annunciato come sarebbe stato ristrutturato l'ex asilo Carlo Della Penna, abbandonato da anni, l'iter burocratico ha poi seguito il suo corso: annunciato il finanziamento, si è andati avanti con la progettazione in base a ciò che chiedeva il PNRR ed è stata bandita la gara d'appalto, pubblicata il 4 maggio e scaduta giovedì 15 giugno. In seguito è stata nominata la commissione di gara ed entro la fine di luglio si dovrebbe sapere il nome dell'aggiudicatario e poi avviare i lavori. La scadenza ultima per terminarli è il 2026.
Fin qui tutto chiaro, se non fosse che "Il Comitato cittadino per l’asilo Carlo Della Penna" ha avuto qualcosa da ridire sul futuro della "Casa del custode": "È noto che il progetto di ristrutturazione dell’ex asilo Carlo Della Penna non includeva la cosiddetta casa del custode, la cui sorte restava dunque da definirsi. Su questo tema l’Amministrazione comunale ci aveva, negli anni, costantemente assicurato ampia disponibilità al confronto", dice il comitato, che continua: "Ampia disponibilità ampiamente disattesa. È del 2 marzo scorso, infatti, la delibera di Giunta comunale che, nel quadro di un accordo preliminare di permuta con un privato confinante dell’area dell’asilo prevede l’“abbattimento da parte del Comune di Vasto a proprie spese in tutto e/o in parte dell’edificio denominato "Casa del Custode". La demolizione, secondo l’accordo preliminare, sarà conseguente alla cessione al detto privato, da parte del Comune di Vasto, della proprietà della striscia di terra su cui per l’appunto sorge la casa, in cambio dell’estinzione della servitù di passaggio (intestata allo stesso privato) gravante su un’altra zona della stessa area dell’asilo. La delibera giunge al termine di una vicenda pluridecennale costellata di numerose incongruenze relative alla legittima proprietà dei luoghi, ma, con ogni evidenza, ne aggiunge un’altra. La detta servitù di passaggio si prescrive dopo 20 anni quando - come nel nostro caso - non sia mai stata esercitata. Cosa abbia indotto il Comune di Vasto a ignorare il Codice Civile è una domanda che ancora attende una risposta", chiosa il Comitato.
E il Comune ha risposto: Anna Bosco, assessore all'Edilizia scolastica, ha infatti precisato: "L’ex casa del custode attualmente versa in uno stato fatiscente e di pericolo anche più preoccupante rispetto all’asilo. Non facendo parte dell’area scolastica dal punto di vista urbanistico, la casa non è rientrata nel finanziamento del progetto di costruzione del nuovo Asilo 0-6 anni Carlo Della Penna.
Come comunicato al Comitato cittadino con la massima trasparenza nel corso di periodiche riunioni cui non ci siamo mai sottratti, l’Amministrazione sta ipotizzando delle soluzioni che possano prevedere anche la demoricostruzione della casa e la valorizzazione anche di quell’antico stabile. Il tutto comunque, come a loro già detto diverse volte, sarebbe condizionato alla ricerca di ulteriori finanziamenti che stiamo continuando a monitorare.
Rammarica vedere come, pur avendo condiviso delle nostre possibili idee con il Comitato, riscontriamo lo stesso atteggiamento ostruzionistico di chi preferisce bloccare l’avvio dei lavori. La risposta dell’amministrazione ad oggi è che la nostra priorità attuale è concludere la gara d’appalto per l’asilo entro luglio, come il PNRR chiede. Specifico inoltre che la gara sarà anche molto complessa poiché dovrà essere aggiudicata valutando le migliorie sul progetto posto a base di gara, e non dunque sulla base del semplice ribasso economico".