"Il carcere di Vasto è il peggiore istituto d'Italia: carenza di personale e idrica"

VASTO. Continuano ad esserci criticità alla casa lavoro di Vasto. Ieri mattina si è tenuta una visita ispettiva i rappresentati dell'Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria.

Li abbiamo incontrati a margine della loro ispezione e il loro resoconto è tutt'altro che confortante.

"Purtroppo si conferma l'istituto peggiore in Italia, con carenze di personale che ormai superano abbondantemente il 50%. Il personale stoicamente riesce a lavorare in queste condizioni, però ne va della sicurezza dell'intera struttura, e quindi della sicurezza anche dei detenuti" spiega il responsabile Osapp Abruzzo Nicola Di Felice.

"Faccio un appello alla politica nazionale che qui vede al presenza di un senatore, tra l'altro di maggioranza, affinché si faccia portavoce di questa problematica all'interno del governo. Ormai siamo arrivati al punto più basso: si rischia ogni giorno un evento critico. Cosa aspettiamo? Aspettiamo che un collega venga incriminato perché magari in quel momento si trovava in un altro piano? Perché qui i colleghi fanno più piani, anche fisicamente si trovano lontani dall'evento".

"In questi giorni abbiamo a livello nazionale un incontro con il Dipartimento, perché avrebbe dovuto assegnare personale su Vasto. Queste assegnazioni teoriche, che avverranno nel mese di agosto, non vanno a coprire neanche i pensionamenti del 2023, Siamo in una situazione ormai catastrofica".

"La pianta organica generale dovrebbe avere 99 uomini, tra agenti, assistenti, sovrintendenti ed ispettori. In realtà oggi ne conta meno di 50, ai quali bisogna togliere quelle che sono le malattie dovuti ad infortuni sul lavoro o all'esterno. Quindi abbiamo materialmente meno di 50 persone in servizio giornaliero. Ricordiamo che la pianta organica è stata tagliata nel 2017 in base alle presenze in quel momento storico, perché la pianta organica reale parlava di più 120 uomini, quindi siamo a meno del 50%".

Presente anche il vice segretario generale Osapp Giuseppe Proietti Consalvi: "L'emergenza idrica interessa in particolare il comune di Vasto, che però ad oggi non ha trovato una soluzione a questo problema. In questo periodo molto caldo, gli internati dovrebbero poter fare le docce, ma questa mancanza d'acqua, soprattutto di acqua calda, fa sì che le lamentele aumentino, e che magari si possa incontrare qualche internato che si innervosisca per questa situazione, e che possa andare in escandescenza contro il personale o contro i beni dell'Amministrazione".