Mancata cattura del lupo: "Decisione giusta, ma andava isolato il Dna dei vari attacchi"
Vasto "Ha ragione l'Ente Parco, non sussistono le condizioni. Potremmo essere di fronte a un branco"
VASTO. Continua la polemica per la mancata cattura del lupo, o presunto tale, dopo che nella mattinata di ieri i volontari della Protezione Civile di Vasto, dopo aver avvistato l’animale (leggi) nei pressi della ciclabile, in zona contrada San Tommaso, non sono potuti intervenire perché fermati dall'Ente Parco (leggi).
Dopo il sindaco Francesco Menna (leggi), ed il giornalista naturalista Giovanni Todaro (leggi), sulla questione si è espresso anche Antonio Liberatore, ex responsabile del servizio veterinario Asrem ed esperto di lupi:
"Io sono dalla parte della legge, e quindi del collega che ha disposto la liberazione del lupo. L'attuale normativa mette un lupo ad un livello di protezione tale, patrimonio indisponibile dello stato, da renderne impossibile la cattura o l'abbattimento, a meno che non ricorrano condizioni estremamente particolari, di pubblica sicurezza o di carattere sanitario, che in questo momento, nonostante ci siano state delle morsicature, non credo sussitano. L'autorizzazione deve comunque provenire, in ogni caso, da un organismo superiore: l'autorità prefettizia o il ministero stesso" ha dichiarato Liberatore ai microfoni di Teleregione.
"Questo lupo, o lupi, perché è probabile siano più di quanto si creda, frequentano ambienti molto popolati per approvvigionarsi di risorse alimentari: i rifiuti abbandonati dall'uomo sulla spiaggia o negli spazi attigui. Questo non significa che il lupo abbia individuato nell'uomo una specie preda o potenziale tale, ma è semplicemente il comportamento, se vogliamo anche aberrante, di un animale che si sta semplicemente adattando ad una condizione che sembrerebbe atipica per la specie".
L'esperto ha anche chiarito come mai non è così strano che un lupo possa trovarsi in queste zone:
"E' una specie estremamente adattabile, che si trova a suo agio dai 2500 metri fino al livello del mare; dove ci sono risorse alimentari ci sono i lupi. Le risorse alimentari dei lupi sono rappresentate in primis dalle specie preda: cinghiali, cervi, caprioli, ma anche dai rifiuti di origine antropica, ed è questo il motivo per cui questo lupo si trova così insistentemente sul litorale vastese. Teniamo presente che se un lupo non appartiene ad un branco ha più difficoltà a predare, ed è quindi costretto ad alimentarsi con i rifiuti".
L'intervista completa nel video di Nicola De Santis.