Violenza e carenza personale: il dramma del carcere di Vasto nel consiglio comunale del 21

l'emergenza mar 12 settembre 2023

Vasto Sit-in davanti al Comune il prossimo 18 settembre delle sigle sindacali

Attualità di La Redazione
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Carcere Vasto ©Vastoweb
Carcere Vasto ©Vastoweb

VASTO. È all’ordine del giorno dell’assise civica in programma il prossimo 21 settembre, alle ore 14.30, il dramma che sta vivendo la polizia penitenziaria in servizio al carcere di Vasto. In occasione dell’incontro svoltosi nella sala del Gonfalone di Palazzo di Città, i rappresentanti delle sigle sindacali hanno reso al sindaco Francesco Menna un quadro sconcertante della situazione tra struttura fatiscente, personale dimezzato e costretto a doppi turni, mancanza di formazione nonché di figure preposte a seguire internati per la maggior parte con problemi di natura psichiatrica (Leggi). Ed è imminente il sit in di protesta annunciato dai sindacati e che dovrebbe avere luogo il prossimo 18 settembre. L' obiettivo è quello di spostare la protesta dalle mura del carcere alle piazze per sollevare l'attenzione pubblica e interessare prefetto e regione.

Il consiglio comunale, si legge nella delibera, “ritenuto doveroso che l’Assise Civica dia effettiva dimostrazione di quanto la grave crisi che attanaglia l’istituto penitenziario vastese meriti effettiva attenzione da parte di tutti i livelli istituzionali al fine di promuovere soluzioni di dignità per tutti coloro (internati, personale di Polizia Penitenziaria, personale amministrativo) che lo abitano quotidianamente, delibera di impegnare l’Amministrazione Comunale a proseguire nell’azione continuativa di coinvolgimento di tutte le Istituzioni competenti, a partire dal Parlamento e dal Governo e, per esso, dal Ministero della Giustizia, affinché si proceda immantinente ad un ridisegno legislativo dell’istituto della Casa di Lavoro che consenta un effettivo reinserimento degli internati nella società dando piena attuazione all’articolo 27 della Costituzione in termini di rieducazione; sia, pertanto, attuata una riprogrammazione complessiva delle attività lavorative da svolgersi presso la Casa di Lavoro e che l’amministrazione penitenziaria destini ad esse risorse umane e finanziarie nonché servizi adeguati; si tuteli fattualmente la vivibilità della struttura, la dignità e la sicurezza di tutte le componenti della comunità penitenziaria attraverso: la dotazione di una direzione titolare e non più provvisoria; il rafforzamento delle risorse umane di Polizia Penitenziaria, che determini il ritorno a normali turnazioni, e delle unità dedicate ai servizi specialistici di assistenza alla persona e, specificamente, dei Servizi Ser.D. e Psichiatria; la struttura, ricadente nella Riserva Naturale di Punta Aderci, sia dotata di un idoneo impianto fognante; di trasmettere copia della presente al Presidente del Consiglio dei Ministri; al Ministro della Giustizia; ai Parlamentari eletti nelle circoscrizioni regionali abruzzesi; al Presidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo e ai componenti la Giunta e il Consiglio regionali; al Prefetto della Provincia di Chieti; al Presidente e ai componenti del Consiglio Provinciale di Chieti; al Provveditorato Lazio-Abruzzo-Molise dell’Amministrazione Penitenziaria; alle Segreterie Nazionali e Regionali delle OO.SS”.

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