Sit in per il dramma del carcere a Vasto: "Non è casa lavoro ma ospedale psichiatrico"
VASTO. “Il carcere di Vasto è nato come casa lavoro, ma di fatto è diventato un centro psichiatrico. Tutti i giorni si verificano delle aggressioni e l’unica soluzione è incrementare il personale di polizia penitenziaria”.
A ribadirlo è Fabrizio Faraci, segretario generale Uil Abruzzo, che insieme alle maggiori sigle sindacali è sceso stamani in piazza Barbacani per il sit in già annunciato nella sala del Gonfalone di Palazzo di città (Leggi) .
A loro fianco il sindaco di Vasto, Francesco Menna, il vicesindaco Licia Fioravante, gli assessori Paola Cianci, Carlo Della Penna e Alessandro D’Elisa, il consigliere comunale Giuseppe Forte.
“La polizia penitenziaria chiede più dignità sul posto di lavoro”, questo è lo slogan stampato sulle magliette e sugli striscioni, nella speranza di sollevare l’opinione pubblica . “Ma questo è solo l'inizio, perché la carenza di personale attanaglia l’intero paese e il carcere di Vasto ne è l’esempio emblematico”, promettono all’unisono.
“Il sistema penitenziario vive una crisi profonda e il prossimo mese ci saranno manifestazioni in tutta la Penisola. Il sistema sta andando in pezzi e soprattutto qui a Vasto si presenta più grave rispetto ad altri istituti. Oggi siamo proprio qui per testimoniare e stare al fianco del personale di Vasto”, sottolinea Gino Ciampa, coordinatore regionale Fp Cgil .
“Secondo i dati del ministero – spiega il segretario regionale Osapp Nicola Di Felice – c’è una carenza di oltre il 35 per cento sulla pianta organica. Ma nel quotidiano questa mancanza supera abbondantemente Il 55 per cento. E questo numero va collegato alla situazione dell'istituto vastese che come casa lavoro dovrebbe avere dei detenuti internati che dovrebbero essere impegnati in attività lavorative per progetti di reinserimento ma invece sono lasciati senza lavoro. La carenza di personale non aiuta”.
A spiegare anche le problematiche strutturali è Adriano Greco , responsabile Cisl Fns : “L'istituto vive anche problemi strutturali e di carenza idrica di cui soffre soprattutto in estate, sia nella parte detentiva che in quella amministrativa e delle caserme. Oggi però siamo qui per il personale. L'arrivo e il potenziamento di nuovo personale potrebbe tranquillizzare la situazione. Chiediamo l'adeguamento dell'organico”.
Ed è all’ordine del giorno dell’assise civica in programma il prossimo 21 settembre, alle ore 14.30, il dramma che sta vivendo la polizia penitenziaria in servizio al carcere di Vasto (Leggi).
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