Pini da abbattere: comitato vastese dice no e chiede incontro in Comune

Amici degli alberi ven 06 ottobre 2023

Vasto "Il patrimonio arboreo cittadino in questi ultimi sette anni ha subito un drastico ridimensionamento"

Attualità di La Redazione
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3 pini da abbattere: comitato vastese dice no e chiede incontro in Comune ©vastoweb.com
3 pini da abbattere: comitato vastese dice no e chiede incontro in Comune ©vastoweb.com

VASTO. "La giunta comunale di Vasto ha approvato, con le delibere n.234, n.235 e n.236 del 26 Settembre 2023, tre interventi definiti di riqualificazione, di cui due nell’area verde del quartiere San Paolo (adiacente la Caserma dei carabinieri di Vasto) e uno nella villetta del quartiere San Paolo. Tali interventi, finanziati dalla Regione Abruzzo, prevedono, come si legge nelle delibere, l’estirpazione dei pini marittimi presenti nelle aree verdi, la cui presenza crea problemi al manto stradale".

Il Comitato Amici degli Alberi torna a battersi contro i provvedimenti citati perché li ritiene "in palese violazione del regolamento del verde di cui il Comune di Vasto si è dotato con delibera n. 143 del 5 ottobre 2020 del consiglio comunale" .

"Nelle delibere si legge 'che la soluzione di potare le radici delle piante è da evitare nella maniera più assoluta (affermazione assai discutibile visto che la letteratura tecnica tratta ampiamente il problema senza giungere alla stessa categorica risoluzione), poiché questo intervento minerebbe fortemente la stabilità della pianta, con grossi rischi per gli edifici e le persone che si trovano nelle vicinanze' e che 'l’intervento risolutivo della problematica in essere è quello dell’estirpazione dei pini marittimi', senza supportare tale tesi con una relazione o perizia di un esperto (Forestale, Botanico o Agronomo) che pure risulta essere presente nell’organico del comune di Vasto. Vale la pena ricordare che l’articolo 8 del regolamento comunale per la gestione del verde pubblico e privato vieta il taglio indiscriminato di alberi presenti nelle aree pubbliche e private cittadine e prescrive che per l’abbattimento di alberi nei luoghi pubblici e privati deve essere preventivamente accertato lo stato di pericolo o di danno costituito dal permanere della pianta, l’eventuale condizione patologica degenerativa, oppure, durante la realizzazione di opere, deve essere accertata l’impossibilità di mantenere l’albero in sito.  

Con tutte le soluzioni alternative di cui si dispone diventa veramente difficile sostenere tale tesi", sottolinea il referente Gian Carlo Denicola. 

E il comitato chiede per questo un incontro con ľassessore all'ambiente Gabriele Barisano e con ľassessore ai Servizi Alessandro D’Elisa "al fine di evitare l’abbattimento degli alberi e procedere alla riqualificazione delle aree verdi – ed in particolare dei camminamenti pedonali – adottando quelle soluzioni conservative, ampiamente note nella comunità scientifica, che consentano di risolvere il problema della disconnessione stradale, mantenendo le piante in loco. 

Il patrimonio arboreo cittadino in questi ultimi sette anni ha subito un drastico ridimensionamento a causa di una gestione del verde pubblico (e privato) poco attenta alla cura e alla manutenzione e troppo sbilanciata sull’abbattimento a cui si è fatto ricorso con un uso eccessivo di ordinanze contingibili ed urgenti", conclude Denicola. 

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