L'addio a Stefano Fusco: "Buono e altruista, era prezioso in un tempo di profondo egoismo"
VASTO. "Oggi sarebbe stata una giornata di festa, perché avrebbe festeggiato i suoi 60 anni. Ma la fede ci insegna che in cielo non c'è tristezza, perché ora Stefano è al cospetto della bellezza di Dio".
A dirlo è Padre Luigi Stivaletta, parroco di Santa Maria Stella Maris a Vasto Marina dove stamani si sono svolti i funerali di Stefano Fusco.
Il 59enne vastese è venuto a mancare all'improvviso a causa di una emorragia cerebrale massiccia. I familiari hanno saputo trasformare il profondo dolore in un atto di grande generosità con la donazione dei suoi organi (Leggi).
"Un'altra persona giovane che ci lascia, una figura ben nota e che ci mancherà perché non lo vedremo più in giro. Stefano aveva tante preziose qualità. Avevamo un fratello con un potenziale enorme che non ha saputo vivere pienamente i suoi talenti. A causa della fragilità umana spesso perdiamo occasioni preziose della vita, siamo testardi e pensiamo di farcela sempre da soli e non abbiamo il coraggio di chiedere aiuto contando su chi ci sta accanto. Ma da soli non ci salviamo. Stefano aveva grandi capacità professionali e tante relazioni, era importante per la nostra realtà. Portiamo nel cuore ricordi indelebili. Dio ci crea con delle opportunità e lui aveva un cuore grande. Oggi dobbiamo presentarlo a Dio che dà a ciascuno la giusta ricompensa e così sarà per Stefano. Generosità, bontà e altruismo, questi i suoi tratti preziosi in un tempo di profondo egoismo. Noi esistiamo perché il Signore ce l'ha permesso e la morte è conseguenza del peccato dell'uomo e che lo porto alla deriva. Dobbiamo saper custodire quella vita che ci è stata donata e imparare ad apprezzarla.
Facciamo tesoro del bene che il nostro fratello Stefano ci ha dato, del suo esempio", ha concluso Padre Luigi.