Neuropsichiatria infantile, emergenza liste d'attesa: "Tempi lunghi, i bambini peggiorano"
Vasto Oggi l'incontro con il direttore generale Thomas Schael e l'assessore regionale Nicoletta Verì
VASTO. "Dopo le due manifestazioni (Leggi) e dopo aver lanciato l'intenzione di farne una terza, il direttore generale Thomas Schael e l'assessore regionale Nicoletta Verì ci hanno dato appuntamento per oggi 6 dicembre in direzione generale a Chieti. Parteciperemo carichi di speranze, perché le attese e le chiacchiere sono finite. I bambini che hanno bisogno dei servizi della Neuropsichiatria Infantile non possono più aspettare (Leggi)".
Lo ribadisce nuovamente con forza Maria Hélène Benedetti, presidente di Asperger Abruzzo, che da lungo tempo sta conducendo una battaglia contro la carenza di personale e di spazi adeguati per un servizio ancora troppo frammentato sul territorio e che richiede maggiore attenzione ai bisogni delle famiglie.
"Vogliamo un reparto così come è definito su carta. Certo non ci aspettiamo l'arrivo immediato di 35 operatori, ma sicuramente che il direttore generale metta in campo risorse competenti che possano far fronte all'emergenza delle liste d'attesa che non sono più tollerabili. Questo problema dell'attesa ha effetti devastanti sui bambini sui quali c'è bisogno di interviene subito e per tempo. Aspettare più di un anno per la prima visita e poi altri sei mesi nella seconda lista d'attesa per i test e poi altri sei mesi acnora nella terza lista d'attesa per la restituzione, causa danni gravi ai picoli pazienti che da un piccolo disagio possono aggravarsi e può anche diventare complicato e dispendioso far fronte ai nuovi problemi che si sono creati. Quindi noi chiediamo oltre a personale già competente chiediamo che si proceda allo smaltimento delle risorse d'attesa. Le altre due richieste che abbiamo riguardano gli spazi e di risolvere il problema della frammentazione", conclude.