Casa di Comunità a Chieti Scalo: "Volontà di trovare una soluzione"

L'ACCORDO gio 07 dicembre 2023

Altri Comuni E' quanto affermato dal Direttore generale della Asl di Chieti Thomas Schael e dal sindaco Diego Ferrara

Attualità di La Redazione
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Casa di Comunità a Chieti Scalo: "Volontà di trovare una soluzione" ©web
Casa di Comunità a Chieti Scalo: "Volontà di trovare una soluzione" ©web

CHIETI. Obiettivo condiviso, comune volontà di portare a casa il risultato per il bene dei cittadini di Chieti. E’ di quelle che fanno ben sperare la sintesi espressa questa mattina dal Direttore generale della Asl di Chieti Thomas Schael e dal Sindaco Diego Ferrara nel corso della conferenza stampa indetta per fare chiarezza sulla vicenda della realizzazione della Casa di Comunità nell’ex asilo “Peter Pan” a Chieti Scalo.

Com’è noto, non è stato possibile finora vendere l’immobile del Comune alla Asl, per 260 mila euro, perché nei documenti catastali la proprietà del terreno su cui insiste è attribuita a terzi: un aspetto, questo, non secondario che non permette all’Azienda Sanitaria di portare avanti il progetto, poiché gli investimenti possono essere rivolti esclusivamente a beni senza dubbio di proprietà, pena l’esposizione a danno erariale.

“Siamo al palo con gli interventi sull’assistenza territoriale a Chieti - ha specificato Schael - perché le due Case di Comunità, in centro e allo Scalo, fanno parte di un unico progetto e un unico appalto, per cui dobbiamo portare avanti le due realizzazioni insieme. E’ importante, quindi, trovare rapidamente la soluzione per l’acquisizione dell’ex Peter Pan per approvare i progetti esecutivi e dare avvio ai lavori. Non possiamo, infatti, farci scudo del contratto di comodato d'uso gratuito sottoscritto con il Comune per avere accesso al finanziamento perché espone la Asl a un rischio alto di perdere il possesso del bene che sarà realizzato in caso di contenzioso con la società che risulta intestataria del terreno. Questa l’indicazione emersa dal parere legale che abbiamo acquisito, secondo cui, invece, la soluzione è in una garanzia, tipo fideiussione bancaria o assicurativa, che pone al riparo la Asl dal pericolo di essere privata in futuro della struttura, e rimanda al Comune una eventuale futura controversia per la proprietà del Comune”.

Parole di grande distensione sono arrivate dal Sindaco Ferrara, il quale ha ribadito, semmai ce ne fosse bisogno, l’assoluta volontà di approdare a una soluzione e mandare avanti l’opera, pensando solo all’importanza e al valore dell’opera: “Siamo impegnati nella ricostruzione di una vicenda rimasta sconosciuta e sopita per decenni - ha spiegato - e vogliamo fortemente la realizzazione delle Case di Comunità, perché l’interesse dei cittadini è supremo. Andare avanti e farlo insieme alla Asl è il nostro unico intento, con serietà e senza polemiche, perché abbiamo assunto con la città l’impegno di riportare un Distretto allo Scalo e migliorare l’assistenza territoriale, nel rispetto anche del nostro programma di governo. Ho già indetto per lunedì prossimo una riunione tecnica per valutare tutte le opzioni sul tavolo che ci permettano di superare efficacemente ogni ostacolo”.

Niente rimpalli di responsabilità, dunque, ma un patto solidale in nome del bene comune, ancor più prezioso quando si tratta di salute.


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