A gennaio arriva la cassa integrazione per i 70 dipendenti della Sabino Esplodenti
CASALBORDINO. Arriverà a gennaio la cassa integrazione per i 70 dipendenti della Sabino Esplodenti di Casalbordino, rimasti senza stipendio dal 13 settembre scorso. Dopo l’ultima tragedia dove hanno perso la vita tre operai (Leggi), la fabbrica è stata chiusa. A sollecitare l'intervento da parte del Governo è stata la regione Abruzzo. Dopo l'appello del Presidente Marco Marsilio e dell’assessore regionale al Lavoro, Pietro Quaresimale, che hanno partecipato al vertice istituzionale convocato dal sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, si continua a lavorare per affrontare il futuro dell'azienda (Leggi).
Nella sala del palazzo di città di Casalbordino, la Regione si è impegnata con le sigle sindacali a risolvere la questione della cassa integrazione, sollecitando l’Inps, e a costruire un tavolo di lavoro con il Ministero volto alla riconversione dell’attività aziendale così da mantenere aperta l’attività e a renderla più sicura.
"Abbiamo appreso ieri la notizia, ci sono dei passaggi da effettuare al Ministero. Gli operai ne erano già al corrente e a gennaio riceveranno il primo assegno. Stamani abbiamo sentito il presidente Marsilio che con Guido Crosetto stanno cercando di trovare una soluzione anche al problema dello smaltimento del residuo e su chi si occuperà di svolgere questo tipo di lavoro", ha detto il primo cittadino.