San Giovanni Lipioni protagonista sul “The New York Times”
Alto e Medio Vastese Spopolamento, economia intorno al mercato immobiliare e assenza di giovani, sono stati i temi trattati
VASTESE. Si è parlato anche di Abruzzo nell’articolo pubblicato ieri sulla nota rivista quotidiana del “The New York Times”.
In particolare il giornale newyorkese fondato nel 1851 ha deciso di dare spazio sia nella versione cartacea che in quella digitale (Leggi) al piccolo comune dell'Alto Vastese: San Giovanni Lipioni.
“An Italian Town Full of the Elderly Wants to Feel Young Again”, ossia “Una città italiana piena di anziani vuole sentirsi di nuovo giovane”: questo è il titolo che riporta l’articolo a firma di Jason Horowitz.
Il comune di appena oltre 130 abitanti viene descritto come un piccolo centro, con una delle popolazioni medie più anziane del paese e con la speranza che una spinta di marketing possa attirare i più giovani.
Infatti Horowitz, dopo un piccolo accenno sulle origini storiche di San Giovanni divenuta nota per una testa sannitica in bronzo del III secolo a.C. e una rara comunica evangelica valdese, affronta i diversi temi come quello dello spopolamento, dell’economia intorno al mercato immobiliare e della sempre più assenza di giovani in uno dei paesi con l’età media più anziana in Italia.
Nell’articolo viene riportato che San Giovanni Lipioni lo scorso anno è stato al primo posto nella classifica italiana con la popolazione media più anziana (Leggi) e un paese con una popolazione media tra le più anziane del mondo.
Tra gli aspetti positivi per ovviare allo spopolamento e attrarre i giovani c'è quello relativo alla vendita di immobili a nuovi possibili residenti, soprattutto stranieri in cerca di un clima più mite o provenienti da grandi città in cerca di pace e tranquillità.
Sono stati intervistati anche alcuni residenti.
Si è passati dal “Museo della cultura contadina” all’interno di un garage a una farmacista che con suo marito non riusciva a trovare un posto dove vivere nel paese.
Infine poi l'articolo riporta la storia di un proprietario di un piccolo negozio di alimentari del paese che ha purtroppo chiuso i battenti a fine anno perché l'attività non andava come aveva preventivato il titolare.
“I’m sad to close,” she said, kissing the baby on his cheek, adding: “If you try and stay and invest, you lose. We lost, and the whole town lost.” (Mi dispiace chiudere”, ha detto, baciando il bambino sulla guancia, aggiungendo: “Se provi a restare e investire qui, perdi. Abbiamo perso e l’intera città ha perso”.), sono le parole con cui l’articolo si conclude.