Incendio Stogit, i timori dei residenti: "Non sanno cosa fare in caso di emergenza"

L'assemblea mer 24 gennaio 2024
Attualità di La Redazione
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Incendio Stogit, i timori dei residenti: "Non sanno cosa fare in caso di incidenti" ©vastoweb.com
Incendio Stogit, i timori dei residenti: "Non sanno cosa fare in caso di incidenti" ©vastoweb.com

CUPELLO. "Nonostante gli investimenti fatti per la sicurezza è sicuramente accaduto qualcosa di anomalo e chiediamo con forza di chiarirne le motivazioni. Ci aspettavamo la presenza della società che però ci ha inviato una nota dove l'assenza è stata giustificata col fatto che la dinamica non è stata ancora chiarita, nonché specificando di essere d'accordo con la nostra rivendicazione, ormai antica e suffragata da centinaia di firme di residenti, ovvero che venga monitorata la qualità dell'aria".

A sottolinearlo, affiancato dalla collega Roberta Boschetti, è Camillo D'Amico, consigliere comunale di Officina Cupello, in occasione dell'assemblea pubblica che si è svolta ieri a Montalfano. 

Tanti i residenti intervenuti per condividere le preoccupazioni e i timori emersi dopo l'incendio alla Stogit (gruppo Snam) del 17 gennaio scorso (Leggi). La centrale di compressione e trattamento di gas metano, attiva dal 1982, è uno degli impianti di stoccaggio più grandi d'Europa, finito spesso negli anni passati finito nel mirino degli attivisti del coordinamento No Hub del gas che ne aveva denunciato la pericolosità. Segnalazioni che sono state in seguito raccolte anche dal programma Report di Rai Tre.

"Dobbiamo invertire la rotta e le persone devono essere adeguatamente informate sulle misure di sicurezza. Le risorse economiche incamerate dal Comune devono, inoltre, essere investite come ristoro per la comunità. Chiarezza, informazione, trasparenza e comunicazione non sono temi più rinviabili. Di fatto è mancata una forma di controllo esterno, io ero lì presente, ho visto fiamme abbastanza elevate e un fumo nauseabondo. Soprattutto i cittadini hanno avuto e hanno tuttora paura perché non sanno cosa fare in caso di incidenti, piccoli o grandi che siano. Chiediamo che il piano di emergenza esterna, di cui si parla tanto, venga messo in pratica con delle prove di evacuazione vere, più volte annunciate mai mai fatte. Tutta la documentazione sui controlli interni, che si svolgono periodicamente, secondo quanto affermato dall'Amministrazione, viene pubblicata sui social, ma non tutti i cittadini hanno la capacità di accedere a queste informazioni. Nel corso dell'annunciato consiglio comunale, che sindaco e maggioranza ci hanno promesso, chiederemo con forza che ci sia un sistema di controllo h24 dentro l'impianto".

Presente all'assemblea una rappresentazione della Asl e Giuseppe Di Marco, già presidente Legambiente Abruzzo che ha annunciato: "Il 2 febbraio verrà nel Vastese la nostra campagna Nazionale 'C'è puzza di gas', finalizzata a verificare quanto questo tipo di impianti possano impattare sul nostro territorio. Avevamo già deciso di attenzionare l'impianto Stogit e ora, alla luce dell'incidente, riteniamo che lo necessiti ancora di più. Paradossalmente non ci si spaventa ancora abbastanza per incidenti come quelli avvenuti a Montalfano, mentre rallenta l’azione sulle rinnovabili. Quindi il due sarà l'occasione per rimarcare quando sia importante uscire fuori dal gas, perché è un'energia che mette a serio rischio e pericolo la nostra stessa esistenza, per puntare alle rinnovabili a partire anche dall'eloico nel vastese con impianti a terra e mare affinché possiamo vivere tutti in un territorio più sicuro, più tranquillo e più pulito". 

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