Incendio alla Stogit, i timori di un residente: "Chiediamo sistemi di sicurezza"

La testimonianza gio 25 gennaio 2024
Attualità di La Redazione
3min
Incendio alla Stogit, i timori di un residente: "Chiediamo sistemi di sicurezza" ©vastoweb.com
Incendio alla Stogit, i timori di un residente: "Chiediamo sistemi di sicurezza" ©vastoweb.com

CUPELLO. Ha fatto emergere non poche preoccupazioni tra i residenti di Montalfano l'incendio del 17 gennaio scorso divampato alla Stogit (gruppo Snam), centrale di compressione e trattamento di gas metano, attiva dal 1982 e tra le più grandi d'Europa. Un incidente rimasto circoscritto nel perimetro interno allo stabilimento, domato in poche ore e che però ha sollevato dubbi sulle procedure di sicurezza messe in campo per salvaguardare la salute dei cittadini in caso di emergenza. Il tema è stato dibattuto nella ex scuola elementare della contrada cupellese in un'assemblea pubblica indetta dal gruppo consiliare di minoranza Officina Cupello (Leggi). Assente l'amministrazione comunale, che intenderà affrontare il tema nel corso del prossimo consiglio comunale, nonché alla luce di maggiori elementi che ricostruiranno con esattezza la dinamica dei fatti. A rassicurare è stata la stessa azienda che in una pec ha espresso massima disponibilità e “nella quale specifica di essere d'accordo con la nostra rivendicazione, ormai antica e suffragata da centinaia di firme, che venga monitorata la qualità dell'aria con delle apposite centraline", hanno sottolineato i consiglieri comunali Camillo D'Amico e Roberta Boschetti. 

Nell'intervista la testimonianza di un residente, Carmine Sorge Pagano

Ecco la nota ufficiale inviata da Officina Cupello:

"Sicurezza, informazione, ristori: sono le tre parole d’ordine emerse dall’assemblea pubblica organizzata ieri a Montalfano dal gruppo consiliare di Officina Cupello. 

L’incontro, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti di Asl e Legambiente, si è reso necessario specialmente alla luce del recente incendio che ha coinvolto l’impianto Stogit, fortunatamente domato con celerità dal pronto intervento dei vigili del fuoco e del personale presente.

La nutrita platea di partecipanti ha denunciato in primo luogo la carenza di vigilanza all’interno e all’esterno dell’impianto, che inevitabilmente rallenta la segnalazione e il trattamento degli eventuali incidenti e la loro comunicazione ai residenti. In molti hanno sottolineato come, a partire dal tardo pomeriggio, l’impianto non sia sorvegliato, venendo controllato solo da remoto.

Altro punto caldo è stato quello della mancanza di informazione sui possibili rischi derivanti da un incidente e sulle procedure di protezione individuale e collettiva.

Anche alla luce di un questionario da noi preparato e sottoposto ai partecipanti, è emerso come praticamente nessuno fosse stato informato sul rischio specifico a cui è esposta la popolazione, sulle modalità di allarme, sui punti di ritrovo e sulle misure per salvaguardare la salute collettiva.

Sebbene nell’incendio del 17 gennaio Stogit, per la natura dell’evento, non abbia ritenuto necessario allertare la popolazione, riteniamo che i residenti debbano essere portati a conoscenza di quanto accade sotto i loro piedi e delle misure di autoprotezione da adottare, anche attraverso un’immediata campagna divulgativa e prove di evacuazione, tante volte annunciate ma mai effettuate.

Come stabilito dalla legge, è compito del sindaco quello di curare una campagna informativa finalizzata a far conoscere i pericoli di un incidente e i comportamenti da adottare in caso di allarme.

Non è sufficiente che tali informazioni siano contenute sui siti internet del Comune di Cupello e di Stogit, spesso difficilmente accessibili e di difficile comprensione. È necessaria un’azione comunicativa di facile accesso, in modo che tutti sappiano cosa fare e cosa non fare in caso di pericolo.

Infine, in molti hanno segnalato come le risorse derivanti dal contributo ambientale che Stogit versa al Comune di Cupello vengano da quest’ultimo impiegate per attività che nulla hanno a che fare con Montalfano, non producendo un impatto positivo sulla contrada. 

Da anni chiediamo che tali ristori vengano utilizzati per migliorare la qualità di vita e i servizi destinati ai residenti, che finora hanno dovuto sopportare il disagio provocato dalla presenza dell’impianto senza vedersi riconosciuti benefici o agevolazioni. Anche la richiesta di installazione di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, per le quali Stogit si è detta disponibile a investire economicamente, continua a giacere nei cassetti del Comune, nonostante i solleciti.


Lontani da polemiche politiche e facili allarmismi, anche questa volta abbiamo voluto vederci chiaro, nella consapevolezza che la strada maestra sia quella dell’ascolto costante dei cittadini.

Ringraziamo i numerosi partecipanti accorsi all’assemblea pubblica, alla quale daremo immediato seguito già a partire dall’annunciato Consiglio Comunale in programma a Montalfano".

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