Marcia dei trattori, il sindaco Di Carlo: "L’agricoltura va aiutata, non uccisa"
Alto e Medio Vastese, Vasto “Abbiamo un’agricoltura semplice e genuina. Non possiamo condividere le farine animali e l’Irpef sui terreni”
VASTO. “L’Unione Europea non va incontro alle esigenze della nostra agricoltura, anzi la uccide”. Sono parole dure quelle del sindaco di Pollutri Nicola Mario Di Carlo pronunciate ieri a Vasto in occasione della marcia dei trattori in prossimità del caselli autostradali degli ingressi Nord e Sud della città (Leggi).
Prosegue la protesta portata avanti dagli agricoltori non solo abruzzesi, ma italiani insieme a quelli di anche altre nazioni europee sulle misure dell’Ue nel settore agricolo.
Tra i punti su cui non concordano gli agricoltori ci sono: carne sintetica, cibi a base cellulare, farine di insetti, l’aumento dei costi dei mutui e dei carburanti e la reintroduzione dell’Irpef agricola nella nuova legge di bilancio del governo, però, italiano.
“Noi abbiamo un’agricoltura semplice e genuina. Non possiamo condividere le farine animali, l’Irpef sui terreni agricoli e la non riduzione del gasolio. L’agricoltura va aiutata, non uccisa. Condivido la protesta degli agricoltori non solo del mio paese Pollutri, ma di tutta Italia e delle altre nazioni”, ha affermato il sindaco con la sua “esperienza in regione Abruzzo e 42 anni nel settore agricoltura”.
“Perché l’Unione Europea a questo punto - ha concluso - è matrigna, mi dispiace doverlo ammettere, in quanto va contro gli interessi dell’agricoltura”.