Riapre il centro professionale dei salesiani: “Fondamentale per la crescita dei ragazzi”
Vasto “Oggi finalmente il centro riapre. Il finanziamento ci ha agevolato, ma sono tante le persone che ci hanno aiutato”
VASTO. Dopo 15 anni le aule dell’istituto salesiano San Giovanni Bosco di Vasto tornano ad accogliere i ragazzi per un nuovo percorso formativo al lavoro.
È stato inaugurato stamattina il Centro di Formazione Professionale (Leggi) presso l’oratorio di Via San Domenico Savio che dal 2008 aveva chiuso i battenti e ha riaperto grazie al supporto della Comunità Salesiana, la Regione Abruzzo e imprenditori locali.
All’inaugurazione tante sono state le personalità presenti quali il sindaco di Vasto, Francesco Menna, il Mons. Bruno Forte Arcivescovo di Chieti-Vasto, don Stefano Aspettati superiore religioso della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale e don Mario Tonini presidente nazionale del Cnos-Fap.
“Siamo molto contenti della riapertura di questa scuola, frutto a suo tempo del lavoro dei primi tre salesiani”, ha affermato don Alvaro Forcelli, Direttore dell’Opera Don Bosco di Vasto, facendo riferimento al lontano 1959, anno in cui la scuola nacque con i finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno.
“Ci auguriamo che questa luce ora cresca sempre più e che l’ingresso nella vita non faccia più paura ai giovani, che ora hanno degli aiuti per affrontarla. Auguro buon cammino a chi oggi è chiamato in scena per questa nuova apertura”.
Il 15 settembre scorso, dopo l'opera di ristrutturazione degli ambienti, coperti dal finanziamento regionale di circa 120 mila euro, è arrivato l'accreditamento per l'istituto salesiano di Vasto come centro di formazione professionale, facente parte dell'Associazione Cnos-Fap.
“Oggi è un giorno storico per la città. Ci tengo a ringraziare i salesiani che sono presenti a Vasto da tanti anni e rappresentano per noi uno dei beni preziosi della provincia di Chieti. Poi ancora un grande grazie ai dipendenti del Comune, che dopo la pandemia si sono riattivati per la ristrutturazione delle aule, e alla Regione Abruzzo”, ha dichiarato il sindaco di Vasto Francesco Menna, presente insieme al vicesindaco Licia Fioravante, agli assessori Carlo Della Penna, Anna Bosco e Paola Cianci e i consiglieri comunali Lina Marchesani e Francesco Prospero
“Oggi abbiamo dimostrato - ha affermato in diretta dall’Emiciclo il consigliere regionale Pietro Smargiassi - come la politica se vuole può raccogliere le istanze del territorio e sa farlo crescere. Abbiamo lavorato insieme maggioranza e opposizione, sensibilizzando il consiglio regionale per questa importante riapertura”.
“Rappresenta un risultato fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi - ha dichiarato la consigliera regionale Sabrina Bocchino - e in una provincia, che ha il Pil più alto di tutto l’Abruzzo, avere delle maestranze formate è molto importante”.
La scuola promuove corsi triennali gratuiti destinati a giovani soggetti al "diritto-dovere" all'istruzione e alla formazione a cui verrà data anche l’opportunità di svolgere un'esperienza di stage in aziende del territorio in alternanza rafforzata.
Il primo corso, la cui iscrizione è prevista fino al 10 febbraio, sarà focalizzato sulla figura professionale di Operatore dei sistemi e dei servizi logistici.
“È un centro che vuole raccogliere ragazzi e ragazze per farli camminare con le proprie gambe, offrendo loro capacità pratiche e astratte con un lavoro che dia dignità alla propria persona”, ha dichiarato il Monsignor Bruno Forte.
“Vengono aiutati ad alzarsi, a camminare ed essere liberi. Fu proprio San Giovanni Bosco - ha proseguito l’Arcivescovo - a promuovere la dignità delle persone e a volere che i giovani fossero soggetti e protagonisti della storia”.
“Ci siamo, finalmente il centro ha riaperto”, ha esordito il don Mario Tonini presidente nazionale del Cnos-Fap a cui poi ha aggiunto: “Si tratta di un’opera corale. In tanti si sono messi in gioco e hanno dato il loro sostegno, questo fa capire quanto centri come questo siano così radicati nel territorio”.
“Voglio però precisare - ha continuato - che la formazione professionale non deve essere mirata solo a coloro che si trovano in difficoltà, ma anche verso i ragazzi che hanno una vocazione per questi tipi di percorsi”.
Diversi sono i giovani che hanno deciso di iscriversi e intraprendere questi corsi.
“I giovani non è che non hanno voglia di fare è che sono chiamati a fare altro. Noi dobbiamo conoscere e far comprendere la differenza tra un istituto tecnico e uno professionale perché è importante per chi poi deve prendere queste scelte”, ha dichiarato don Stefano Aspettati, superiore religioso della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale.
“Questo deve essere considerato un Piano A e non B, - ha poi precisato - esattamente come gli altri e per far ciò c’è bisogno che venga riconosciuto e attuato in un sistema e non con la speranza che ogni anno possa essere avviato e nel caso chissà quando”.
È fissato al prossimo 12 febbraio l’inizio delle prime lezioni nell’istituto salesiano che si svolgeranno nelle diverse aule rimodernate e arricchite di laboratori con nuove attrezzature come lavagne multimediali, computer e simulatori 3d.
“Saranno di elettronica, saldatura, meccatronica e logistica i vari laboratori e abbiamo già 16 iscritti che vengono dalle scuole superiori e altri che hanno abbandonato gli studi”, ha precisato il direttore del centro di formazione vastese Gioacchino Passafari a cui poi ha voluto esclamare: “Oggi finalmente il centro riapre. Il finanziamento ci ha agevolato, ma sono tante le persone che ci hanno aiutato e hanno speso il loro tempo per noi, soprattutto con diverse donazioni private”.
“Se una persona sogna da sola, - ha voluto dichiarare - il sogno rimane tale. Se lo fa insieme ad altri, questo allora diventa realtà”.
