Bullismo, al Palizzi la storia di Flavia Rizza: "Mi hanno augurato di morire"
VASTO. Da vittima di bullismo e cyberbullismo a testimonial, la 24enne Flavia Rizza ha incontrato ieri diverse delegazioni di studenti delle scuole medie e superiori di Vasto nell'auditorium dell'istituto Itset Filippo Palizzi.
L'occasione è stata la giornata dedicata al Safer Internet Day e che ha visto l'associazione Emily Abruzzo, Unavi (Unione nazionale Vittime), la scuola superiore e il premio letterario Emily organizzare l'evento di confronto sul tema.
"Avevo solo 8 anni quando ho iniziato a vivere quell'esperienza che ancora oggi mi segna. Non abbiate paura di parlare con i vostri genitori, con gli insegnanti o con la Polizia postale. Per fortuna con la legge 71 del 2017 siete tutelati. Non siete soli, condividete questo peso così grande con i genitori, con gli amici e con gli insegnanti. Chi è bullo in verità è perché ha delle mancanze e bisogna fare squadra, aiutarsi e non alzare dei muri. Una volta mi hanno detto che dovevo morire di cancro perché ero una brutta balena colesterolica. Le parole mi hanno fatto più male delle botte. Quando sbagliavo qualcosa pensavo che meritassi quelle parole e che quello che mi dicevano, come che ero inutile, fosse vero. In alcune chat mi hanno anche augurato di morire. Quello che ho subito non sono state ragazzate. L’isolamento, le offese, la paura hanno accompagnato momenti che per me come per tanti miei coetanei avrebbero dovuto essere pieni di gioia, risate, spensieratezza", ha raccontato Rizza rivolgendosi ai ragazzi. Ad intervenire al convegno la dirigente scolastica Nicoletta Del Re, la presidente di Emily Teresa Maria Di Santo, la psicologa e psicoterapeuta dell'associazione Anna Cimino.