Via Verde incompiuta: "Assicurare le risorse, valore aggiunto per il turismo"

Costa dei trabocchi mar 13 febbraio 2024

Vasto E su emendamento regionale: "Non si può pensare di trasformare la Via Verde Costa dei Trabocchi in un grande mercato"

Attualità di Lea Di Scipio
2min
Via Verde incompiuta: "Bisogna assicurare le risorse, valore aggiunto per il turismo" ©vastoweb.com
Via Verde incompiuta: "Bisogna assicurare le risorse, valore aggiunto per il turismo" ©vastoweb.com

VASTO. "Esiste una legge nazionale sui beni paesaggistici che consente 180 giorni di permanenza alle attività di natura temporanea. Ora bisogna capire se portarli a 360 con una Legge regionale è anticostituzionale, ma in secondo luogo se si tratta di concorrenza sleale rispetto a quegli imprenditori che affittano o comprano locali pagando regolarmente le tasse e che si sentirebbero di fronte a due pesi e due misure. Io dico che se il legislatore nazionale, insieme alla Soprintendenza e ai beni paesaggistici, ha elaborato questa norma un motivo ci sarà. Quelle aree hanno un valore che non va assolutamente mortificato. Né tantomeno si può pensare di trasformare la Via Verde Costa dei Trabocchi in un grande mercato, in una situazione di caos come fosse una grande Babilonia. E non va bene assolutamente che non ci sia stato un confronto con la presidenza della Provincia, con i Comuni. Non c'è stata una commissione regionale che avrebbe dovuto interloquire con tutti gli stakeholder che avrebbe potuto dare un contributo serio e fattivo. Noi siamo stati già perentori nel dire no alle privatizzazioni, a abusi o forzature che fanno male a tutti". 

A sottolinearlo è il sindaco di Vasto e presidente della provincia di Chieti Francesco Menna a seguito dell'approvazione nell'ultimo consiglio regionale del sub emendamento, firmato dai consiglieri regionali Fabrizio Montepara e Mauro Febbo, che modifica la Legge regionale sul commercio, articolo 54. 

Il testo unico prevede la possibilità di aprire strutture stagionali in aree non edificabili e tutelate al fine di assicurare i servizi anche laddove le norme ambientali sono più stringenti. Il carattere temporaneo dei chioschi, stabilito per minimizzarne l'impatto, è stato finora il limite cui dovevano attenersi i punti ristoro. Questi ultimi, costruiti con materiali leggeri e facilmente removibili, dovevano restare sul territorio in un periodo che oscillava dai tre ai sei mesi. Con la modifica, invece, vengono calcolate le effettive aperture. Si potranno, così, scomputare i giorni di pioggia o eventuali altre chiusure per allungare la vita commerciale degli esercizi e di fatto neutralizzare l'obbligo di smontarli. I comuni sono chiamati a recepire la norma e a disciplinare la Legge attraverso i regolamenti. La modifica, secondo Pd e M5S, aprirebbe alla cementificazione selvaggia della costa, andando a sanare le eventuali irregolarità. 

E non solo. Tra le criticità legate al turismo c'è la frammentazione dell'ancora inconclusa Via Verde che è rimasta senza finanziamento a seguito della rimodulazione del Pnrr e con lo spiraglio dei fondi Fsc. 

"Bisogna assicurare le risorse per andare a lavorare sulle tre fratture della Costa dei Trabocchi. Ci vogliono quei milioni di euro che servono a Vasto, Casalbordino e Torino di Sangro per completare la Via Verde e unirci da Francavilla a Campomarino tra sostenibilità ambientale, di valorizzazione del prodotto topico, di gastronomia, puntando ad un vero e proprio marchio

Questo per noi deve essere il grande valore aggiunto sul fronte del turismo, una grande infrastruttura ambientale che deve essere ambiziosa, collegandosi a pettine con l'entroterra. Su questo bisogna fare lavoro di squadra e fare in modo che ci sia". 

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