Via Verde incompiuta: "Al 2023 senza nulla, dopo 20 anni di promozione turistica"
TORINO DI SANGRO. "Abbiamo fatto un lavoro intenso. Gli uffici hanno lavorato ininterrottamente per 35 giorni. Ci ho creduto con tutte le forze e non solo per la comunità di Torino di Sangro ma soprattutto per il bene di tutti gli abruzzesi. Di fronte ai sacrifici fatti notte e giorno, arrivare in regione e trovare il nulla dispiace fortemente".
A dichiararlo è Nino Di Fonso sindaco di Torino di Sangro dopo la rimodulazione dei fondi Pnrr che di fatto ha penalizzato il territorio non permettendo più la realizzazione del tratto di Lago Dragoni. Qui si sarebbe dovuto costruire un ponte d'acciaio con un finanziamento di circa 4 milioni di euro. Mancava solo la firma della Regione che non è mai più arrivata.
Intanto, dall'accordo con il governo 1 milione e 700 mila euro arriveranno dai FSC (fondi per lo sviluppo e la coesione) per combattere l'erosione costiera.
"La risposta non può più essere quella di aspettare perché è dal 2003 che si sono dimenticati di una struttura rimasta in silenzio. Arriviamo al 2023 senza nulla, dopo 20 anni di promozione turistica".
E sulla proposta della provincia di istituire un tavolo di sindaci ecco cosa dichiara: "Su questo sono stato già chiaro. Si può fare ma dopo che la Via Verde viene collegata, oppure bisogna farla prima per frontaggiare una situazione in cui si prendevano decisioni senza i sindaci, senza i quali né regione né provincia vanno da nessuna parte. Ognuno di noi deve quindi prendersi le proprie responsabilità, io in primis".
Via Verde, dunque, ancora incompiuta (Leggi) e i ciclisti sono costretti ancora a deviare, pericolosamente, sulla Statale 16.