Ex stazioni: fondi per l'acquisto tra i 120 milioni di euro stanziati dalla provincia

VASTO. “Le quattro ex stazioni, compresa quella di Vasto, vanno riacquistate insieme ai terreni e ai compendi ferroviari. Siamo in fase di dialogo con la società Ferrovie dello Stato che attualmente sta facendo una ricognizione del patrimonio che si concluderà con un atto notarile. Rimetterle poi in funzione, attraverso una seria riqualificazione, richiederà un finanziamento di almeno 15milioni di euro ministeriale o di altra natura ma che difficilmente si riusciranno a trovare, per cui saranno messi a bando. I privati che risponderanno perché interessati ad investire, se vorranno, potranno gestirli per 30 anni in base alle indicazioni della provincia, sentiti i comuni riunitisi nel tavolo della Via Verde, realizzando così attività turistico-ricettive”.

A sottolinearlo è il sindaco di Vasto e presidente della provincia di Chieti Francesco Menna nell’occasione di una intervista in cui ha parlato di viabilità provinciale, edilizia scolastica e messa in sicurezza dei ponti, da quello di Paglieta e di Pennadomo, alla luce degli investimenti stanziati per quasi 120 milioni di euro fino al 2026 e che la Provincia di Chieti ha previsto nel piano triennale dei lavori pubblici.

Lavori previsti anche per la variante di Valle Cena “con la quale si potrà decongestionare di molto il traffico veicolare tra Vasto e San Salvo, soprattutto nei periodi estivi. Il potenziamento della viabilità tra i caselli A14 Vasto Nord-Vasto Sud è un problema della regione e di società autostrade. Mi auguro che si troverà una soluzione. Marsilio aveva promesso la terza corsia da Tortoreto a San Salvo ma personalmente continuo a vederne solo una che viene utilizzata a fasi alterne, neanche due. È diventato il tratto più problematico d’Europa”, dichiara Menna.

Restano ancora da sciogliere i problemi legati alla Via Verde della Costa dei Trabocchi “le cui interruzioni su Vasto, Casalbordino e Torino di Sangro non dipendono dai comuni, che hanno già i progetti pronti da appaltare, ma dalla regione Abruzzo non arrivano ancora i finanziamenti” (Leggi).