"Autonomia differenziata porterà via all'Abruzzo 6 miliardi: disastro per servizi sociali e sanità"

Regionali 2024 dom 25 febbraio 2024
Attualità di Lea Di Scipio
4min
"Autonomia differenziata porterà via all'Abruzzo 6 miliardi: disastro per servizi sociali e sanità" ©vastoweb.com
"Autonomia differenziata porterà via all'Abruzzo 6 miliardi: disastro per servizi sociali e sanità" ©vastoweb.com

VASTO. "Viviamo un momento storico drammatico, a partire proprio dall'Abruzzo. Per avere chiaro questo contesto dobbiamo capire cosa hanno in mente le destre. L'autonomia differenziata, secondo le stime, porterà via al Mezzogiorno dagli 80 ai 100 milardi di euro all'anno, per l'Abruzzo in particolare si parla di 5 - 6 miliardi con un disastro inevitabile sui servizi sociali, ma ancora peggio in sanità, istruzione e infrastrutture". 

A dirlo è l'economista Emanuele Felice, intervenuto al convegno dal titolo "L’Abruzzo al centro dell’Italia e dell’Europa" moderato dal consigliere comunale di Fossacesia Antonella Rotondo e che si è svolto ieri a Vasto nella Pinacoteca di Palazzo d’Avalos a sostegno del centrosinistra alle elezioni regionali del prossimo 10 marzo e della candidata dem Anna Bosco

"La sanità sparirà, effetto frutto dello scambio tra premierato e autonomia. Altro disastro fatto in Europa è la fumata grigia del governo sulle negoziazioni del nuovo patto di stabilità in Europa con Francia e Spagna, blocco che richiedeva una modifica profonda, facendo vincere così il fronte rigorista che richiederà all'Italia tagli di 10 - 15 miliardi. E il governo dovrà tagliare le risorse e ridistribuirle penalizzando il Mezzogiorno. Dobbiamo fermare questo disegno dell'autonomia differenziata e questo governo. Perché come dice anche Draghi visto che con il nuovo patto gli stati nazionali non potranno più fare investimenti dovrà esser l'Europa a farlo, rendendo permanente il Pnrr. In Abruzzo abbiamo un'opportunità storica e Fina in questo ha avuto ruolo fondamentale creando una coalizione così ampia che unisce tutte le opposizioni a servizio del miglior candidato che c'era e di cui ho una grandissima stima alla luce del fantastico lavoro all'università di Teramo. Potrà partire da qui un segno di riscossa per l'Italia stessa che si avvia anche per la campagna europea. Dall'altra parte c'è l'incarnazione plastica del potere meloniano, vero e proprio melonismo allo stato puro. I sondaggi danno un testa a testa chiaro e se vinciamo questa occasione possiamo davvero mettere in crisi questo governo e il suo disegno nazionale. Altrimenti chi perderà saranno innanzitutto le regioni del sud, soprattutto quelle policentriche come l'Abruzzo i cui centri hanno bisogno di molti investimenti e di una classe dirigente all'altezza", ha detto Felice.

Ad intervenire il sindaco di Vasto Francesco Menna e il senatore Pd Michele Fina: "Il porto è la strategia del futuro che deve rispondere alle esigenze del trasporto di grandi merci. Roma, regione e comuni devono collaborare in vista, tra due anni, della ridefinizione delle reti intermodali. Dobbiamo connettere l'Abruzzo a queste reti europee, una battaglia da vincere a Bruxelles. Dobbiamo fare in modo di otterene le migliori alleanze non perdendo i finanziamenti come è accaduto con il Pnrr soprattutto perché i fondi di sviluppo e coesione erano stati già designati per l'Abruzzo e ricollocati su alcune missioni finanziate dal Pnrr ma che abbiamo perso. Il trasporto ferroviario è l'autostrada devono essere priorità. È ingiusto che queste opere fondamentale si fermino all'inizio dell'Abruzzo o alla fine delle Marche. Abbiamo un governo nazionale nemico dell'Abruzzo e quel poco che hanno fatto l'hanno fatto male. Bisogna altresì superare i limiti e gli errori del passato commessi anche da noi e andare oltre".

A parlare di Europa, asili, sanità, lavoro, giovani, commercio e molto altro la candidata Anna Bosco: "È stato irrispettoso da parte di Sospiri ammainare la bandiera europea quando eravamo nelle prime fasi della pandemia. È stato un atto strumentale. I giovani come me, che vivono l'Europa come diritto acquisito e che hanno visto personalità come David Sassoli educarci e dirci che l'Europa è il nostro destino con lungimiranza di costruttori di cattedrali, è stata una mancanza di rispetto vissuta poi in tutti i 5 anni di governo di destra in Abruzzo. Ma anche a livello nazionale. Esprimo vicinanza agli studenti presi a manganellate nelle piazze - sottolinea riferendosi ai fatti di Pisa - e questo malumore di studenti, di agricoltori e di tante altre categorie sociali dimostra che ci si sente traditi da chi non sa rappresentarli. Ogni giorno si fanno annunci che restano solo sulla carta e spero che le persone si rendano conto di questo modus operandi poco corretto. Gli enti locali devono fare la loro parte, ma nel 2023 l'Abruzzo chiudeva al penultimo posto rispetto ai fondi Fesr non spesi, stessa sorte per le risorse sul sociale. La possibilità di far crescere la regione sfruttando questi canali non è stata utilizzata. Dobbiamo invece puntare alle possibilità dell'Europa organizzando sportelli e assumendo personale competente. Stiamo assistendo inoltre ad un vero e proprio bullismo istituzionale. Sul porto gli unici lavori appaltati e non ancora partiti sono stati inspiegabilmente affidati alla provincia di Pescara che non ha nessuna competenza diretta sull'infrastruttura di Vasto. In queste scelte c'è la volontà di mortificare alcuni territori. Così come sul dimensionamento scolastico. In Abruzzo questa norma è stata declinata su 7 istituti e tutti su Chieti. Pagare l'assenza di dialogo da parte di chi rappresenta le istituzioni è una strumentalizzazione politica non degna".  

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