Decine di discariche abusive a Vasto: controlli a tappeto, nell'ultimo mese emessi 15 verbali
Vasto Le attività di controllo da parte degli ispettori ambientali comunali
VASTO. Pannolini, teli di plastica, mobili, elettrodomestici, calcinacci, frigoriferi, sacchi neri colmi di rifiuti urbani non correttamente differenziati. E ancora, fogli di catrame, secchi, calcinacci e tanto altro materiale edile, oggetti metallici e di plastica di ogni dimensione, pneumatici.
Lunga è la lista della spazzatura che gli ispettori ambientali comunali hanno scovato ieri mattina nel corso dei sopralluoghi sul territorio e che li vedono impegnati più giorni a settimana.
Alla ricerca di indizi che possono ricondurli alle mani illecite, i volontari redigono verbali che poi inviano alla polizia locale per le indagini del caso. Le multe si preannunciano salate e a Vasto è stata redatta una bozza di regolamento per l'aumento delle sanzioni, licenziata dalla commissione e che ora è pronta per essere approvata in consiglio comunale.
Da via Mario Molino fino all'area della riserva naturale di Punta Aderci, in particolare in Contrada Zimarino, strada divenuta senza uscita a seguito della chiusura del vecchio imbocco sulla Statale 16, e poi ancora nei pressi della zona industriale di Punta Penna o nelle adiacenze della Via Verde a Casarsa, decine sono i luoghi riservati e nascosti e per questo appositamente scelti da chi deve disfarsi di immondizia, specie se ingombrante. Alcuni sono totalmente inglobati nella vegetazione, altri si trovano lungo le scarpate rendondo così anche difficile poterli recuperare. Non manca chi abbandona anche sul ciglio della strada, bene in vista, buste con ogni genere di rifiuti, vestiti, scatole di latta, pacchetti di sigarette, carta e plastica. Un secchio abbandonato e recuperato in via San Rocco apparteneva a un residente di Sant'Antonio Abate, multato perché non aveva denunciato di non esserne più il possessore.
Circa 15 sono i verbali emessi solo nell'ultimo mese, tanti ne verranno stilato dopo l'amaro bottino raccolto nel corso di poco più di due ore di lavoro.
Non resta che segnalare alla Pulchra la lunga lista dei luoghi scovati affinché si proceda alla loro bonifica.
Oltre che dal punto di vista del decoro, le discariche illegali hanno un impatto negativo su piante e animali che si trovano nelle adiacenze, minacciando la qualità dell'acqua, del suolo e dell'aria, nonché della salute umana. Molto spesso attraggono la fauna selvatica compresi i cinghiali i cui avvistamenti sono ormai all'ordine del giorno e senza orario.
