La Ricoclaun festeggia vent’anni di volontariato in Pediatria
Vasto, Vasto Giovedì 14 il terzo e ultimo incontro: “Clownterapia e Territorio” con tanti ospiti speciali
VASTO. Si è svolto il secondo incontro organizzato dalla Odv Ricoclaun per parlare di Clownterapia e bambini. Ospite d’onore è stata la dr.ssa Patrizia Brindisino, responsabile del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Vasto.
Ha raccontato che da due anni è iniziata la sua esperienza nella pediatria della nostra città, dopo essere stata dirigente medico nell’unità operativa complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Chieti. Ha spiegato che c’è un crescente interesse per gli aspetti relativi alla umanizzazione degli ambienti pediatrici, per attivare un percorso di umanizzazione che ponga l’attenzione ai bisogni emotivi, affettivi e sociali dei bambini e adolescenti ricoverati ma anche dell’ambiente, per rendere l’ospedale, il reparto, a misura di bambino con una vasta gamma di interventi che coinvolgono genitori, sanitari, ambiente, volontari.
Molti sono gli studi che hanno dimostrato come sia benefico il contesto ospedaliero umanizzato sui pazienti e sul personale grazie tra le altre cose anche alla “clownterapia”. Molti sono anche in questo caso gli studi scientifici che ne hanno dimostrato la funzione terapeutica. E’ molto soddisfatta di tutto l’impegno importante che la Odv Ricoclaun ha fatto in questi vent’anni soprattutto nel reparto pediatrico mediante le attività di clownterapia che, attivando l’aspetto ludico e la fantasia, riescono a trasformare semplici stanze di ospedale in vere stanze da gioco, stimolando il buon umore dei pazienti e del personale medico, perché ridere favorisce il benessere psicologico, rendendo meno stressante la degenza in ospedale, riducendo l’ansia, incrementando anche aspetti positivi sulla salute in quanto attiva tutte le parti del corpo umano producendo beta endorfine, i nostri antidolorifici naturali, abbassando i livelli di cortisolo con grandi benefici sui pazienti.
Rosaria Spagnuolo, presidente della odv Ricoclaun, ha detto che in questi venti anni associativi tanti sono stati i momenti importanti di clownterapia nella pediatria, non solo mediante i servizi dei clown volontari, con i loro camici colorati e le loro sacche piene di palloncini, magie e marionette, ma anche mediante i tanti progetti realizzati in quel reparto: dai pannelli artistici realizzati nel 2010 con la collaborazione del liceo artistico di Vasto grazie al finanziamento del Consiglio dei Ministri, ai televisori in ogni stanza con il finanziamento della Bper di Vasto e della Banca d’Italia, agli adesivi installati in tutte le porte del reparto con le figure di animali, alla donazione di poltroncine per le mamma, ai pannelli decorativi denominati “Arca di Noè” donati al reparto e al grandissimo adesivo all’ingresso con l’immagine del mare con tanti pesci colorati.
A questo si sono aggiunti varie attività di co terapia tra la Ricoclaun e altri esperti, come la pet therapy con la presenza periodica di un cane con la sua operatrice specializzata Federica Di Giuseppe, la musica in reparto live con la collaborazione di giovani musicisti del liceo musicale o della scuola media musicale di Vasto e San Salvo, il cinema in cappella e molto altro. La pandemia ha bloccato per tre anni le attività di clownterapia della Ricoclaun in ospedale, anche se mai come in quel periodo pandemico ce ne fosse ancor più necessità. Ora i clown volontari hanno riniziato a donare la loro simpatia in reparto anche con attività laboratoriali come quella svolta in pediatria nel periodo natalizio, con la preparazione di tante palline creative per l’albero di Natale del reparto o a Carnevale con la realizzazione di tanti abiti di carta crespa colorata per divertire bambini, genitori e personale sanitario. Tante possono essere ancora le attività da proporre in sintonia con le esigenze del reparto in un clima di collaborazione sempre più importante.
Si è parlato poi del corso di formazione clown che la Ricoclaun sta per organizzare, il 5, 6 e 7 aprile 2024 destinato a chi vuole intraprendere il percorso formativo della clownterapia per donare sorrisi a chi vive momenti di fragilità. La presidente Rosaria Spagnuolo, ricorda che: “Non occorre essere artisti per diventare volontari clown, e neppure essere medici: è sufficiente avere voglia di giocare e di mettersi in gioco, di guardare il mondo con allegria e di donare un po’ del proprio tempo. I volontari clown Ricoclaun sono persone comuni, di ogni età e professione, che indossano un camice bianco, come quello dei medici, dipinto a colori vivaci, che si cimentano in gag e in attività veramente divertenti. Li accolgono l’entusiasmo dai più piccoli e il divertito stupore degli adulti, li compensano a volte una risata, a volte il cenno di un sorriso.
Il corso clown 2024 avrà la capacità di far vibrare le corde emotive interiori, facendo riscoprire il clown che c’è in ognuno di noi. Il percorso formativo sarà multidisciplinare, specifico per interagire in un ambiente difficile e complesso come quello ospedaliero, con esercizi esperienziali, di fiducia, di relazione, ma anche per gestire l’ansia e lo stress, e ovviamente tutta la parte più artistica: clownerie, magia, improvvisazione teatrale, palloncini, ecc.”
E’ previsto l’ultimo incontro sempre alle 18,30 presso la sede Ricoclaun, in Via S. Caterina da Siena, giovedì 14 marzo, si parlerà della “Clownterapia e il Territorio”, ponendo l’attenzione sulle reti di associazioni. Saranno presenti le varie associazioni con cui la Ricoclaun in questi anni ha collaborato: l’Avis, l’Anffas, l’Admo, Lory a Colori, il Buco nel Tetto, Vasto Scienza. Sarà presente anche Angelo Marzella, Nicola della Gatta, assessore alla Cultura, al Welfare e all’inclusione sociale e Don Domenico Spagnoli, parroco di Santa Maria Maggiore. I volontari Ricoclaun parleranno dei progetti che hanno vissuto in rete con le associazioni, le attività nella Hub vaccinale e le prospettive future.
Al termine degli incontri ci sarà un aperitivo per festeggiare.