Formazione in carcere a Vasto, attestati di manutentore del verde a 16 detenuti
VASTO. “Un’occasione da poter concretamente spendere sul mercato del lavoro al fine di realizzare una reale inclusione sociale nel contesto territoriale. Oltre alla formazione abbiamo in campo diverse iniziative, tra le quali stiamo cercando di riattivare, spero a breve, l’azienda di birrificio, così come numerosi progetti a livello scolastico e culturale. Per quanto riguarda la mancanza di personale, il dipartimento si sta attivando in tal senso, prossimamente ci sarà un concorso per oltre 2mila agenti e speriamo che riesca a sopperire a questa mancanza”.
A parlare delle criticità ma anche delle opportunità formative rivolte ai detenuti del carcere di Vasto è il direttore Franco Pettinelli. L’occasione è stata la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione che si è svolta stamani alla casa lavoro di Torre Sinello a Vasto. A stringere orgogliosi tra le mani il riconoscimento per il percorso di manutentore del verde sono stati 16 detenuti. Protagonisti del prossimo appuntamento che si terrà il 25 marzo saranno altri 7 che dovranno sostenere l’esame del corso di addetto al laboratorio di sartoria con la commissione regionale, cui seguirà la consegna degli attestati. Una possibilità di studiare e di imparare un lavoro, dunque, che li aiuti ad evitare la ricaduta nella criminalità quando si esce dal carcere. Questo l’obiettivo principale e a spiegare nel dettaglio i percorsi è Marta Elisio, direttrice e presidente della Pmi Services che li ha organizzati: “Per quanto riguarda in particolare il corso di manutentore, i detenuti hanno ripristinato gli spazi verdi di alcune scuole di Vasto. Un’esperienza che ha permesso loro di mettere in pratica quello che hanno imparato svolgendo attività utili alla comunità”.
Presenti il funzionario giuridico-pedagogico Maria Giuseppina Rossi, responsabile dell'Area Educativa del carcere, e Giovanni Schiavone, presidente nazionale Agci (Associazione generale cooperative italiane): “Ben vengano progetti come questo per non trascurare quanto stabilisce l’articolo 45 della Costituzione nel riconoscere la funzione sociale del mondo della cooperazione. Noi rappresentiamo un modello di impresa che dà centralità alla persona e alla sua valorizzazione, promuovendo progetti che valgono per le comunità nelle quali sono inserite”.