Angelo Natarelli su Rete 4: “Viviamo la concorrenza del pesce importato”
Vasto “Sono prodotti che hanno un’altra filiera e alcuni pesci possono avere anche un anno di vita”
VASTO. Sul piccolo schermo si torna a parlare di pesca e questa volta ancora da Vasto.
Infatti è proprio dalla nostra città che è stato trasmesso in diretta un collegamento del programma televisivo “È sempre Cartabianca” con ospite il vastese Angelo Natarelli di “Pescatori a tavola”.
Dopo la scorsa partecipazione al talk show “Prima di domani” per la protesta a Roma contro le politiche del governo e dell’Unione Europea (Leggi), il pescatore torna su Rete 4 nella trasmissione in prima serata di Bianca Berlinguer.
“Non c’è più il consumo tradizionale di una volta, molta merce quindi viene importata. Per esempio si preferiscono i filetti già venduti confezionati, perché molte volte in Italia le massaie non hanno più voglia di pulire il pescato”, ha esordito ai microfoni in diretta nazionale Angelo Natarelli in collegamento proprio dalla sua abitazione a Vasto.
A ritrarre la città c’è il servizio realizzato da Marilena Vinci che riprende alcuni scorci del porto di Vasto, di imbarcazioni e di alcuni punti vendita della nostra regione.
“Costi di gestione in Italia sono elevatissimi, - ha spiegato il pescatore sulle sempre più presenti importazioni di prodotti ittici - se sfilettiamo un pesce qui costa cifre esorbitanti, in posti limitrofi del mediterraneo la manodopera costa meno”.
Si è ricordato come dal 2030 ci sarà l’eliminazione della pesca a strascico in quanto considerata dannosa per l’ambiente: “Se scomparirà, quindi non verrà più arato il fondale, crescerà la posidonia e perderemo le mazzancolle e i gamberi. Qui come vedete c’è della plastica. Noi con la pesca a strascico siamo i veri spazzini del mare”.
Dopo un tour del pesce fresco nel mercato ittico di Pescara, il focus del servizio si è incentrato ancora sull’importazione.
“Viviamo la concorrenza del pesce importato da paesi in cui non si applicano gli stessi nostri controlli. Sono prodotti che hanno un’altra filiera, quindi che può essere commercializzato e stoccato in diversi magazzini prima di arrivare su un banco di una pescheria. Per esempio alcuni pesci possono avere anche un anno di vita. Fino a 15 anni fa si importavano i pesci che non si trovavano nelle nostre zone, invece, ora ci sono prodotti che già si pescano.”
“Trovare pesce fresco è difficile. I nostri pescati vanno anche un euro al chilo perché non c’è una tracciabilità chiara. Il consumatore - ha poi concluso il vastese prima che si chiudesse la diretta - non sa cosa sta comprando soprattutto nelle grandi città.”