"Nell'Alto Vastese carenza di medici da tamponare e rete di medicina d'urgenza da potenziare"
Vasto, Alto e Medio Vastese "Abbiamo chiesto un incontro a Schael ed è stato fissato per dopo Pasqua"
VASTO . Nell'Alto Vastese è emergenza sanità, a sottolinearlo questa mattina sono stati i Sindaci dell'Alto Vastese che in una conferenza stampa hanno ribadito i disservizi a cui devono far fronte i cittadini e chiesto degli interventi prima tampone e poi strutturali per cercare di uscire da questa situazione.
In primis a preoccupare è la carenza di medici di base da tamponare e creata con i pensionamenti degli attuali dottori in servizio nelle comunità di Palmoli, Tufillo, Carunchio, Torrebruna, San Giovanni Lipioni e Celenza sul Trigno.
A riguardo Giuseppe Masciulli, Sindaco di Palmoli, si è espresso così: "Interi paesi sono sprovvisti di un medico di famiglia, perché il massimale previsto per ognuno è di 1500 abitanti, con il paradosso, però, che nell'entroterra ogni medico per arrivare a 1500 assistiti ha bisogno di mettere insieme i pazienti di più comuni. Quando viene quindi a mancare uno di questi medici, e non c'è il ricambio, i nostri cittadini restano privati di una garanzia costituzionale fondamentale statui dall'articolo 32, che garantisce il diritto alla salute e alle cure mediche di tutti i cittadini".
Poi c'è il problema della rete della medicina d' urgenza da potenziare. Non basta infatti avere sul territorio delle ambulanze medicalizzate se poi manca il medico a bordo come sottolineato dal Sindaco di Torrebruna Cristina Lella : "I nostri territori necessitano di una rete di emergenza urgenza che possa veramente garantire un primo soccorso degno di questo nome. Dobbiamo far sì che a bordo delle nostre ambulanze ci sia un medico, soprattutto di notte. Io sono testimone di questa necessità, perché in prima persona ho subito un lutto a causa di detta mancanza".
Infine la questione del futuro del Ppi di Gissi. Quest'ultimo è passato dal servizio h24 al h12, ma rischia di venire chiuso definitivamente come spiegato dal primo cittadino Agostino Chieffo: "La nuova rete ospedaliera non prevede nei Pta un Punto di primo intervento, che rimane temporaneamente, ma non fa più parte della struttura".
Silvio Paolucci, neo consigliere regionale del Pd, ha invece fatto chiarezza sulle strade percorribili: "Bisogna tornare alla programmazione precedente, quando erano previsti i medici a bordo dei nostri 118. La rete salvavita è assolutamente essenziale per le aree interne della nostra regione, ed in modo particolare per il Vastese. Oltre alla necessità di formare un numero maggiore di medici, serve una risposta immediata: vanno indennizzati di più i medici che si occuperanno delle nostre aree interne; in secondo luogo vanno messi a rete alcuni servizi, dalle prescrizioni alla fornitura dei farmaci, nonché urge allungare il numero di ore delle guardie mediche che, potendo essere retribuiti anche per attività di medici di medicina generale, potrebbero coprire quei buchi orari che oggi non consentono a centinaia di persone nelle aree interne di servirsi di questi essenziali servizi sanitari".
Infine Tiziana Magnacca ha concluso l'incontro ribadendo come ci sia una carenza di medici cronica in Italia e non solo in Abruzzo: "E' un fattore che interessa tutto il nostro Paese, in quanto per anni è stato fermo il turnover. Molti medici sono sull'orlo del pensionamento: ad oggi in Italia mancano oltre 3100 medici, un numero che salirà a 12 mila nel 2026".
Erano presenti anche i Sindaci di altri centri del Vastese come Francesco Menna di Vasto, Ernano Marcoveccho di Tufillo, Gianfranco D'Isabella di Carunchio, Filippo Stampone di Fraine e Nicola Rossi Di San Giovanni e Carlo Moro in rappresentanza della Provincia di Chieti.
Intanto dalla Asl 02, Lanciano-Vasto-Chieti, arrivano i primi provvedimenti e a renderli noti è stato il direttore generale della Asl 02 Thomas Schael (Leggi).
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