Il generale vastese Del Casale su guerra e minaccia russa: l'intervista su il Giornale
VASTO. La guerra e la minaccia russa, la Nato, il ruolo dell’Europa e dell’Italia. Questi i temi che il giornalista Luca De Poli affronta con il generale vastese, nonché socio della storica associazione cittadina Anmi, Massimiliano Del Casale. L’intervista è stata pubblicata il 19 marzo scorso sul quotidiano il Giornale.
“Il generale spiega quali sono i focolai di crisi globali più pericolosi e cosa deve fare il nostro Paese per affrontare tutte le crisi. Nella sua lunga carriera Del Casale ha ricoperto importanti e delicate posizioni in ambito Nato, ha diretto l'Accademia militare di Modena, il Centro di simulazione e validazione dell'Esercito di Civitavecchia e già presidente del Casd (Centro Alti Studi per la Difesa)”, si legge nell’introduzione.
Una lunga conversazione che scandaglia il conflitto russo-ucraino, iniziato de facto dal febbraio del 2014 e che dal febbraio 2022 vede fronteggiarsi le truppe regolari delle due nazioni dell’Europa orientale. Un conflitto che preoccupa l’Europa e che condizionerà il quadro strategico e di sicurezza ancora a lungo.
Alla domanda “In questo scenario cosa può fare l'Europa?”, ecco cosa risponde: "È necessario che noi europei iniziamo a guardare alla nostra sicurezza in modo, sì, integrato con la Nato, ma in grado di esprimere una capacità autonoma di Difesa. Sinora, l’Europa non ha dato grandi segnali in tal senso. Promuove missioni militari a tutela degli interessi dei paesi membri, ma è ancora balbettante quando si affronta il tema delle politiche di Difesa e sicurezza. Un esempio? Lo strategic kompass, la 'bussola strategica' ideata per fornire una risposta politico-militare all’avvio dell''operazione speciale' russa sembra essere sparita dagli schermi radar. Semplicemente non se ne hanno più notizie. Eppure, nonostante i suoi difetti, l’Europa è la nostra casa comune, una costruzione da portare a termine mattone dopo mattone, con caparbietà e fiducia. Si dovrà probabilmente modificare qualche abitudine, che tocchi pure il nostro benessere, a favore di una maggiore sicurezza e nel rispetto delle libertà democratiche. Senza sicurezza è difficile immaginare un futuro."
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