Fosso Marino, ambientalisti vastesi: “Menna mostri sanzioni su scarichi abusivi”

l'emergenza ven 22 marzo 2024

Vasto L’annosa questione balza su Rai Tre e dopo la lettera degli ambientalisti indetta oggi conferenza stampa in Comune

Attualità di Lea Di Scipio
3min
Fosso Marino, ambientalisti vastesi: “Menna mostri sanzioni su scarichi abusivi” ©Mi manda Rai 3
Fosso Marino, ambientalisti vastesi: “Menna mostri sanzioni su scarichi abusivi” ©Mi manda Rai 3

VASTO. “In riferimento alla trasmissione televisiva di sabato 16 marzo Mi Manda Rai3 su inquinamento in varie parti d'Italia, dei mari da fogne e corsi d'acqua, chiediamo con la presente lettera aperta al Signor Sindaco di Vasto di dare evidenza pubblica, nei modi consentiti, dei documenti che attestano le sanzioni erogate ai condomini, o a un singolo condominio, insistenti su Fosso Marino per scarichi abusivi nello stesso corso d'acqua e richiamate dal Sindaco durante la trasmissione”.

A scrivere sono Stefano Taglioli, del Gruppo fratino Vasto, Lino Salvatorelli, referente provinciale per l’Arci, e Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra del Vastese. L’annosa questione di Fosso Marino è balzata sabato scorso nello storico programma condotta da Federico Ruffo che ha dedicato un lungo approfondimento sui sistemi di depurazione delle acque reflue di cui in Italia 40.296 comuni ne sono sprovvisti. Impianti idrici e fognari non sempre efficienti “per cui si disperde moltissima acqua prima che arrivi alle abitazioni. La cartina di tornasole è lo stato di salute del mare, afflitto da plastica, inquinamento e sversamenti di liquami spesso abusivi”, si legge nella didascalia del racconto della trasmissione che ha ospitato per l’occasione Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Univerde, Valerio Rossi Albertini, fisico e divulgatore scientifico Cnr e Carlo Tansi, geologo del Cnr. Nel servizio a cura del giornalista Alessio Aversa le interviste sul posto a Taglioli e Salvatorelli, nonché una telefonata al sindaco di Vasto Francesco Menna.

“È un corso d’acqua normato dalle cartine idrografiche della regione Abruzzo dove confluisce acqua piovana e per questo non dovrebbero esserci problemi. Non è una fogna come molta gente, e anche la stampa, continua a ritenerlo, ma non è assolutamente così. In realtà in questa vasca di decantazione ci finiscono probabilmente delle acque nere, dovute, chissà, a degli scarichi abusivi. Con il Jova Beach Party la situazione si è ulteriormente aggravata perché è stata realizzata una vasca cementificata, prima era una normalissima foce”, sottolinea Taglioli. E mentre le pompe idrauliche si azionano proprio durante il servizio “anche se non piove da settimane”, al telefono Menna incalza: “Stiamo parlando di un canale di acque bianche, non del fiume Nilo e non è tombato, mi auguro che lei stia registrando. Nel corso degli anni tutti gli scarichi abusivi che sono stati rinvenuti sono stati regolarmente segnalati alla Procura e alcuni condomini hanno ricevuto multe da 6mila a 60mila euro e sono andati sotto processo penale per danno ambientale”.

E ancora, con l’intervista a Salvatorelli l’attenzione si sposta sul problema di sversamento dei liquami provenienti dal carcere: “Una situazione obiettivamente problematica e che riguarderebbe sversamenti in mare di fognatura si trova anche a Punta Aderci. La causa la conosco tutti e ci sono state anche interpellanze parlamentari con il senatore Pd Michele Fina: viene ritenuta responsabile la casa circondariale. Carcere che sul sito del ministero della Giustizia può ospitare fino a 180 detenuti”.

Le associazioni ambientaliste non ci stanno e nella lettera citata all’inizio dell’articolo dicono al primo cittadino: “Di sanzioni elevate in tempi recenti da questa amministrazione comunale non avevamo mai avuto notizia, ma potrebbe essere un deficit di info degli scriventi sulla questione. Se, invece, si tratta di controlli risalenti a molti anni fa, se non addirittura alla amministrazione comunale del precedente Sindaco, crediamo che tali esiti non abbiano valore probante per i fatti susseguiti dal 2019 in poi e oggetto della trasmissione. Sarebbe cosa giusta e importante, ripetiamo, dare evidenza pubblica a queste sanzioni, ovviamente nei limiti del rispetto delle norme sulla privacy. Non è cosa di poco conto (anche) considerando che della richiesta di avere notizie sulla videoispezione sulla parte tombata del corso d'acqua mai ci è stato dato riscontro, e allora approfittiamo della presente per sollecitare la risposta. Tali notizie permetterebbero, nell'interesse di tutta la citta (politica, operatori economici, ecologisti, cittadini e turisti), di avere un quadro conoscitivo più ampio della questione che, nel pregevole ambiente costiero di Vasto, coinvolge anche i recenti divieti di balneazione nella zona oggetto della presente lettera aperta”.

L’appuntamento si sposta ora in municipio dove stamani è in programma una conferenza stampa su Fosso Marino.

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