Inaugurata la nuova Villetta Due Pini: "I residenti per parcheggiare facevano le montagne russe"
VASTO. "I pini non vanno bene nelle piazze o negli spazi urbani dove passano le persone. I pini possono vivere nei parchi o nei grandi spazi alberati. Sui marciapiedi e nei parcheggi ci vogliono altre specie più adatte che non creano disagi ai cittadini".
A dirlo è il sindaco di Vasto Francesco Menna in occasione dell'inaugurazione ufficiale post riqualificazione di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, conosciuta con il nome "Villetta due Pini" del quartiere San Paolo. Il progetto da 105 mila euro, con finanziamento regionale, è stato al centro di un'aspra battaglia tra comune e associazioni ambientaliste sfociata anche in un ricorso al Tar regionale per tentare la salvezza dei 16 alberi (Leggi).
Presenti l'assessore ai Servizi Alessandro D’Elisa, gli assessori Carlo Della Penna e Anna Bosco, e diversi residenti che hanno espresso soddisfazione rispetto alla riqualificazione dell'area che conta 30 posti auto.
"L'amministrazione continuerà con l'opera di riqualificazione delle aree che significa dare un servizio ai cittadini. Prima i residenti per parcheggiare in questa piazza dovevano fare le montagne russe e il comune spendeva dai 150 ai 200 mila euro per risarcire i danni", ha aggiunto D'Elisa.
La battaglia
Le sigle ambientaliste, dopo aver pacificamente manifestato a loro salvaguardia perché "robusti e in salute", lo avevano presentato il 18 ottobre, ma l'accoglimento della richiesta di sospensiva, inaudita altera parte, era arrivata troppo tardi, ovvero due giorni dopo che le motoseghe erano già entrate in azione tagliandoli tutti. I ricorrenti hanno, dunque, rinunciato alla tutela cautelare, ma continuato a sostenere le tesi della illegittimità delle delibere. Secondo le associazioni ambientaliste ad essere stato violato è soprattutto l'articolo 8 del Regolamento del Verde che prevede di allegare alla delibera una relazione o una perizia stilata da parte di un esperto, forestale, botanico o agronomo. Ma di questo documento non c'è mai stata nessuna traccia. Il Comune, dal canto suo, ha ritenuto necessari quegli interventi poiché le radici nel tempo hanno divelto marciapiedi e betonelle causando non pochi disagi a cittadini e residenti che in diverse occasioni hanno fatto ricorso all’ente comunale per ottenere i dovuti risarcimenti.