"La libertà che venne dal mare", in tanti alla manifestazione in bicicletta
ABRUZZO. Oggi segna il dodicesimo anno della manifestazione in bicicletta "La libertà che venne dal mare", un evento che continua a ricordare e onorare gli eroi della resistenza italiana. Ideata da Franco Sbrolla, insieme a Gigino Braccili e ispirata al libro "Abruzzo kaput", questa manifestazione porta avanti il ricordo delle storie di coraggio e sacrificio legate alla lotta per la libertà.
L'evento è organizzato dalle Guide del Borsacchio in collaborazione con FIAB, WWF , l'Istituto Abruzzese Aree Protette e gode del patrocinio e della partecipazione attiva del Comune di Roseto.
Durante le tappe della manifestazione, sono state deposte corone di fiori per ricordare i caduti della resistenza, un gesto simbolico che sottolinea il rispetto e la gratitudine verso coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà del nostro Paese.
Il percorso della manifestazione tocca luoghi simbolo della resistenza, tra cui la foce del Torrente Borsacchio, teatro di agguati nazifascisti durante il periodo bellico. Prima della partenza, le istituzioni si sono unite per commemorare i caduti e coloro che hanno dato la vita per la libertà, rendendo omaggio al Monumento dei Caduti e alla Targa di Libero Pierantozzi.
L'entusiasmo e la partecipazione della comunità locale e delle istituzioni sottolineano l'importanza di mantenere viva la memoria storica e di trasmettere ai giovani le lezioni di coraggio e resilienza delle generazioni passate. "La libertà che venne dal mare" è molto più di una semplice manifestazione sportiva; è un atto di resistenza e di riconoscimento verso coloro che hanno combattuto per un'Italia libera.
Anche quest'anno, l'evento è stato un'occasione per ribadire con forza il motto "ora e sempre, resistenza", continuando a celebrare la storia della resistenza italiana e a rendere omaggio ai suoi protagonisti.