Rigassificatore di Ravenna: le strutture metalliche partono dal porto di Vasto
Vasto Ad occuparsi delle operazioni di carico è l’Agenzia Marittima Vastese
VASTO. Da questa mattina sul Porto di Vasto si sta lavorando per il primo, di sei carichi complessivi, delle strutture metalliche realizzate dall’azienda meccanica Pugliese di Mozzagrogna, per la costruzione del rigassificatore di Ravenna.
L’industria abruzzese, infatti, è tra le aziende fornitrici dell’associazione temporanea d’impresa, capeggiata dalla Snam, con la partecipazione di Saipem, Rosetti Marino e Micoperi, che sta realizzando l’importantissima infrastruttura strategica, mirata a diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, ai fini della sicurezza energetica nazionale.
Un impegno su cui, oltre all’azienda Pugliese, ha giocato un ruolo fondamentale la SIMI di Villanova di Cepagatti, specializzata nel settore dei trasporti eccezionali e montaggi industriali che renderà possibile il trasferimento e il relativo carico sulle navi della Micoperi delle imponenti infrastrutture in metallo. A Vasto, nell’ambito delle attività portuali, è operativa l’Agenzia Marittima Vastese che, proprio grazie alle attrezzature della SIMI, con due gru da 120 tonnellate e l’utilizzo di mezzi semoventi, sovrintende le operazioni di carico delle speciali chiatte (barge) che saranno utilizzate per raggiungere il porto della Romagna.
La commessa totale, di 15mila tonnellate di strutture metalliche, prevede che in Abruzzo ne vengano realizzateuna parte consistente. Si tratta di pali con una lunghezza che varia dai 55 a 70 metri, con un peso tra gli 80 fino alle 150 tonnellate. Tutto materiale che poi sarà assemblato a Ravenna dalla Rosetti Marino, un’azienda super specializzata in opere di cantieristica nell’ambito di impianti offshore nel settore oil&gas e nella realizzazione di progetti per rinnovabili, decarbonizzazione e economia circolare.
Un lavoro corale reso possibile dall’esperienza e da un’attività già sviluppata dallo scalo di Vasto, con il trasferimento delle torri eoliche utilizzate negli impianti di mezzo mondo. Non è un caso, infatti, che proprio da Vasto, nei primi mesi del 2024, hanno preso il largo con destinazione Sicilia e Sardegna, oltre cento sezioni eoliche.
“La portualità si conferma un tema di estrema importanza e meritevole della giusta attenzione della politica locale e regionale. Lo scalo di Vasto – sottolinea Pietro Marino, dell’Agenzia Marittima Vastese – sta dimostrando, concretamente e con i numeri, e con commesse di valenza strategica per la nostra Nazione, tutte le sue potenzialità. È sempre più necessario dare il via al piano dei lavori già programmati e finanziati e, al tempo stesso reperire, anche sulla base delle nuove programmazioni finanziare, le risorse necessarie per ulteriori investimenti.