Organizzazione sanitaria: in provincia di Chieti entrano in funzione le Cot
Altri Comuni Lavorano sulla presa in carico, dimissioni e trasferimento dei pazienti, integrando l’assistenza sanitaria con quella sociale
CHIETI. Non sarà più un problema la dimissione dall’ospedale di un paziente che ha superato la fase acuta ma non può tornare al proprio domicilio perché ha bisogno ancora di assistenza, anche se differente per tipologia o grado di intensità. In provincia di Chieti sono entrate in funzione le Centrali Operative Territoriali (COT), strutture chiave nell’organizzazione sanitaria, finalizzate ad accorciare la distanza tra i cittadini e tutti, davvero tutti, i percorsi di cura.
Sono ubicate a Chieti, con il ruolo di hub, e poi a Casoli, San Salvo e Lanciano come spoke, con funzioni precise: lavorano sulla presa in carico, dimissioni e trasferimento dei pazienti, integrando l’assistenza sanitaria con quella sociale. Volendo cercare una metafora che renda bene l’idea è una “torre di controllo”, che dirige il traffico sul territorio e si interfaccia con i vari servizi e i professionisti della salute: Case e Ospedali di Comunità, Unità di Continuità Assistenziale, Cure Domiciliari Integrate, Rsa, residenze e centri diurni, ospedali, strutture di riabilitazione, medici di medicina generale e pediatri, oltre che con i servizi sociali dei Comuni.
La Centrale è un segmento fondamentale della riforma dell’assistenza territoriale prevista dal PNRR, che guarda con particolare attenzione ad aspetti come fragilità, prossimità e domiciliarità degli interventi, compreso l’utilizzo di tecnologie come la telemedicina a supporto della presa in carico del paziente.
“Crediamo molto nella potenzialità di questa struttura - sottolinea il Direttore generale della Asl Thomas Schael - che davvero punta a migliorare l’esperienza individuale di cura, perché non lascia sole le persone nel momento in cui sono dimesse dall’ospedale. Per ciascuno la Cot trova una soluzione che risponda al bisogno espresso, sanitario o anche sociale, assicurando continuità e appropriatezza dell’assistenza. Insomma garantisce il posto giusto e solleva il singolo o la famiglia dall’affannosa ricerca della struttura nella quale proseguire il percorso di cura”.
Queste nello specifico le funzioni: mappatura dei servizi presenti sul territorio tramite piattaforma web della Regione Abruzzo, che rende visibili i posti letto delle strutture ospedaliere e territoriali, residenziali e semiresidenziali; coordinamento della presa in carico della persona tra i diversi setting assistenziali (ammissione/dimissione negli ospedali, nelle strutture residenziali o di ricovero intermedie, con prenotazione dei posti, o a domicilio); tracciamento delle transizioni tra diversi setting; monitoraggio dei tempi di attivazione dei servizi e delle eventuali liste di attesa per l'accesso alle strutture; verifica della reale presa in carico della persona; integrazione con i servizi di cure domiciliari distrettuali .
Possono chiedere l’intervento della COT i reparti ospedalieri, medici e pediatri di famiglia, medici della continuità assistenziale, operatori dei servizi distrettuali e delle strutture residenziali e cure intermedie, oltre ai servizi sociali dei Comuni.