Cinghiali invadono i campi, trebbiatura a rischio: “Cosa resterà da raccogliere?”
VASTO. "Il grano in questo momento sta maturando, ma se i cinghiali continuano con le loro incursioni tra 20 giorni rischiamo di non poter raccogliere niente".
A lanciare l'allarme è l'imprenditore agricolo Michele Bosco che gestisce dei terreni che si trovano all'interno della riserva naturale di Punta Aderci dove branchi di ungulati si nascondo di giorno tra i campi coltivati, causando notevoli danni alle colture poiché calpestano il grano e distruggono le spighe.
Un problema annoso e che sembra non trovare soluzioni efficaci, se non che la presenza dei lupi, i cui esemplari sono in aumento, riesce a contenerne il numero andando a colpire soprattutto i cuccioli.
"In una piccola azienda di circa 50 ettari si contano almeno 5 branchi, giorno e notte. Cosa potrà restare da raccogliere per quando arriverà la trebbiatura?", aggiunge Bosco.
Intanto presto in quell’area verrà posizionata una gabbia per la cattura dei selvatici, così come previsto dal piano triennale di gestione e controllo della popolazione di cinghiali nelle riserve naturali della città, commissionato al biologo Fabio De Marinis.
Secondo i dati raccolti nel 2023 sono 276 i cinghiali presenti, di cui 235 nella riserva regionale di Punta Aderci e 41 a Marina di Vasto. Ma recenti conteggi ne hanno evidenziato una notevole diminuzione per cui nelle due aree protette rispettivamente ce ne sarebbero 133 e 14.
Nel frattempoin quella di Marina di Vasto la gabbia posizionata ad inizio maggio sembra ancora non aver sortito l’effetto programmato (Leggi).