No variante di ponti e gallerie: Menna vuole "certezze da Anas", per De Nicolis ci sono già

l'incontro mer 05 giugno 2024

Vasto L'accesso dibattito in Municipio tra accuse e chiarimenti

Attualità di Lea Di Scipio
3min
No variante di ponti e gallerie: Menna vuole "certezze da Anas", per De Nicolis ci sono già ©vastoweb.com
No variante di ponti e gallerie: Menna vuole "certezze da Anas", per De Nicolis ci sono già ©vastoweb.com

VASTO. "Scriveremo una lettera ad Anas, firmata dai sindaci, coinvolgendo anche il comitato e le varie figure qui raccolte oggi, per chiedere un incontro ad Anas e ministero".

Le intenzioni scandite dal Sindaco di Vasto Francesco Menna chiudono la conferenza che si è svolta ieri nell'aula consiliare sul tema che ormai da anni tiene banco in città, la variante alla Statale 16. Il primo cittadino vuole che definitivamente si metta nero su bianco che a Vasto non verranno costruiti ponti e gallerie. “No alle quattro proposte, no all’opzione 0 o mini variante. Tutto troppo pericoloso per la fragilità di un costone a rischio idro-geologico", hanno rimarcato ancora una volta gli amministratori. Un dibattito con larga partecipazione di sindaci e assessori del Vastese e della provincia, rappresentanti del mondo imprenditoriale e degli ordini, presidenti e delegati di associazioni e movimenti civici, che ha fatto luce su alcuni punti, non senza qualche bagarre e accuse, smorzate subito in diretta. Se il consigliere comunale dem Peppino Forte tuona “Anas fa la furbetta perché la costruzione del primo lotto sarebbe il primo passo per ponti e gallerie”, per l’ingegnere Edmondo Laudazi, ex consigliere comunale, non ci sono dubbi: “Di questo problema parlano molti che non ne sanno, anche ex amministratori, inducendo a fare valutazioni sbagliate. La nostra città ha bisogno di infrastrutture che sono alla base delle movimentazioni. Una cosa è certa, l’Anas non fa la variante contro il comune di Vasto. Questo è poco ma sicuro, se volete ci firmiamo la cambiale. Il progetto che Anas ha portato in conferenza dei servizi ha trovato diniego netto dal consiglio comunale e il suo parere conta. Questa atmosfera di terrorismo che fa seguito a 30 anni di indeterminazioni ritengo che sia esagerata. Il comune di Vasto ha detto chiaramente come va fatta la variante alla Statale 16, accogliendo più volte il voto unanime. L’Anas o fa quello o non fa niente, ovvero il progetto della provincia di Chieti (2010) del professor Montepara che portava la variante a valle della città. Questo è l’obiettivo su cui dobbiamo lavorare”. A chiarire i dettagli di questo progetto che collega Vasto Nord a Vasto Sud con la sistemazione e l'adeguamento funzionale delle strade di Fondo Valle e di Bonifica Sinello-Cena e Treste è il consigliere provinciale Carlo Moro che annuncia l’imminente messa a bando del progetto esecutivo: “Laudazi dice la verità. La provincia sta lavorando a un progetto che non è la variante – sottolinea - ma un collegamento su una strada in gran parte realizzata, che dà ampio respiro e possibilità di sviluppo ai comuni dell'entroterra”. Dopo il sindaco di Palmoli Giuseppe Masciulli, che si sofferma su Valle Cena, i toni si accendono a seguito dell’intervento dell’ex presidente del consiglio regionale, già sindaco di Vasto, Giuseppe Tagliente che nei giorni scorsi ha manifestato la propria posizione in linea con Menna e Forte (Leggi): “Anas non vuole risolvere il problema della viabilità, la variante serve alle sue finanza. Se non vogliamo arrivare a un contenzioso, almeno apriamo un confronto ma sulla base di un'idea progettuale che noi dobbiamo maturare per primi. Una strada non deve essere solo un cimento di soluzioni tecniche, una strada come questa deve avere una valenza strategica oppure tutte le soluzioni rassegnate sono di poco conto e transitorie. Quella della variante ampia può servire a creare un anello che abbraccia un comprensorio che oggi brancola nel buio e che serve a 4 zone industriali cui darebbe possibilità di nuovi insediamenti. Una soluzione condivisa da tutti non l'abbiamo ancora proposta ma su questo non ci si può dividere, cara sindaca di San Salvo”. A queste ultime affermazioni del presidente Emanuela De Nicolis non ci sta e ribatte duramente chiarendo la posizione del suo comune: Sono la prima a dire che bisogna parlare di unione e che non vogliamo soluzioni impattanti. Quei milioni di euro non ci sono più e Marasco non ce l’ha con Vasto, qui sono state fatte affermazioni passibili di querela. Si sta facendo una caccia alle streghe per 80 milioni di euro che non ci sono più, con Menna mi sembrava di aver fatto già chiarezza sulla necessità delle due infrastrutture, Valle Cena e il tratto di costa tra Vasto a San Salvo. Una guerra inutile, non è vero che San Salvo fa propri interessi campanilistici, noi vogliamo che si migliori la viabilità e che non si ripetano quegli incidenti drammatici che tutti conosciamo. Ritroviamo unità di intenti e non facciamo allarmismo”.

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