“Il mondo è la mia casa”, la campagna di sensibilizzazione con i migranti della Sai di Vasto
Vasto Questa iniziativa mira a sensibilizzare la cittadinanza sulle cause delle migrazioni forzate e sul diritto d'asilo
VASTO. Oggi 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Vasto lancia una significativa campagna fotografica con il progetto “Il mondo è la mia casa” che vede protagonisti i suoi beneficiari.
Questa iniziativa mira a sensibilizzare la cittadinanza sulle cause delle migrazioni forzate e sul diritto d'asilo, promuovendo una maggiore consapevolezza e comprensione delle esperienze vissute dai rifugiati.
La campagna fotografica racconta storie di coraggio, speranza e resilienza attraverso le immagini e le testimonianze dei rifugiati accolti a Vasto. Ogni fotografia rappresenta non solo un volto, ma un viaggio unico, caratterizzato da sfide immense e da una determinazione incrollabile a cercare un futuro migliore.
Il progetto “Il mondo è la mia casa” , ideato e realizzato da Valentina Di Petta, arteterapeuta del Consorzio Matrix, si pone l’obiettivo di favorire e definire maggiore consapevolezza della propria identità attraverso l’utilizzo delle fotografie. Tutti i ragazzi poseranno con un cartello con su scritto “Il mondo è la mia casa” , a significare che i confini geografici sono solo linea di demarcazione imposte dall’uomo e occorre a livello ideologico abbatterle e andare oltre.
La fotografia, infatti, oltre a narrare della vita che ci circonda, altrettanto è in grado di raccontare di noi stessi.
Le immagini, catturate con sensibilità e rispetto dalla talentuosa fotografa Ludovica Meo, mostrano la realtà quotidiana dei rifugiati: dalla speranza nei loro sguardi alla forza delle loro azioni, dalla cultura che portano con sé all'integrazione nella nuova comunità. Queste fotografie non solo umanizzano le statistiche spesso fredde delle migrazioni, ma creano anche un ponte tra i rifugiati e la popolazione locale, promuovendo empatia e solidarietà.
Un esempio particolarmente toccante è la foto di Samira, una rifugiata afghana ospite del progetto SAI dopo un lungo viaggio costellato di fatiche, delusioni e numerose sfide. Nonostante tutto, Samira non ha mai perso la speranza e la fede, continuando a cercare di migliorare la sua vita e quella della sua famiglia.
Le immagini di Ludovica Meo ci invitano a guardare oltre i numeri, a vedere le persone dietro le statistiche e a comprendere le loro storie di resilienza e determinazione. In questo modo, la campagna fotografica non solo sensibilizza il pubblico sulle cause delle migrazioni forzate e sul diritto d'asilo, ma anche favorisce un dialogo costruttivo e una maggiore comprensione reciproca.
La campagna fotografica verrà lanciata in tutta la città mediante affissioni su tutti gli spazi pubblicitari disponibili.
“La Giornata Mondiale del Rifugiato è un'opportunità cruciale per riflettere sulla condizione di milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case a causa di conflitti, -ha detto il sindaco Francesco Menna - persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Con questa campagna, il progetto SAI di Vasto non solo celebra il coraggio e la resilienza dei rifugiati, ma invita la comunità a riconoscere la loro umanità e a lavorare insieme per costruire una società più inclusiva e giusta”.
"Vogliamo che le persone vedano i rifugiati non solo come destinatari di aiuti, ma come individui con storie ricche e complesse, degni di rispetto e dignità," ha dichiarato Anna Bosco, assessore al Welfare e all'Inclusione sociale del comune di Vasto. "La nostra speranza è che questa campagna fotografica possa abbattere i pregiudizi e stimolare un dialogo costruttivo sulla migrazione e il diritto d'asilo."