Eolico, il Vastese si confronta sui progetti: “Rifuggire dalla corsa folle e disordinata”

rinnovabili mar 02 luglio 2024
Attualità di Lea Di Scipio
4min
Rinnovabili, il Vastese si confronta sui progetti: “Rifuggire dalla corsa folle e disordinata” ©Dai social
Rinnovabili, il Vastese si confronta sui progetti: “Rifuggire dalla corsa folle e disordinata” ©Dai social

SAN BUONO. Valutare i nuovi progetti eolici e fotovoltaici previsti nel Medio Vastese e depositati al ministero dell’Ambiente e in Regione Abruzzo, nonché il loro effetto sul territorio.

Questi i temi al centro dell’incontro che si è svolto ieri al Teatro San Filippo a San Buono e sui quali amministratori e associazioni si sono confrontati, condividendo pareri che mostrano compattezza nel ritenerli impattanti sull’ambiente. Tali impianti, diversi quelli previsti e ritenuti “calati dall’alto senza aver richiesto il parere dei paesi coinvolti”, prevedono, infatti, l’installazione di aerogeneratori consistenti in torri e pale di grandi dimensioni che deturperebbero il suolo e priverebbero le zone rurali di un impiego tradizionale e fortemente identitario quali l’agricoltura e il pascolo.

Presenti i sindaci e delegati di Carpineto Sinello, Casalanguida, Cupello, Dogliola, Gissi, Guilmi, Fresagrandinaria, Furci, Lentella, Liscia, Monteodorisio, Palmoli, Roccaspinalveti, San Buono, Scerni, Tufillo e le associazioni e i comitati Italia nostra del Vastese, Forum H2O, Soa, Terre di mezzo, Terramore, Centro studi Alto Vastese, Itinerari d’Abruzzo, Lupi del gesso.

All’incontro non sono mancati rappresentanti regionali, con l’assessora Tiziana Magnacca (FdI), i consiglieri Francesco Prospero (FdI) e Silvio Paolucci (Pd), e provinciali, con il consigliere Carlo Moro. Quest’ultimo delegato per la Provincia di Chieti, il cui presidente Francesco Menna così si è espresso a latere: “Come provincia abbiamo già espresso quella che non è una contrarietà alle fonti rinnovabili, ma riteniamo che il nostro territorio abbia già dato molto su questo fronte e si richiede un ulteriore investimento che non ci vede favorevoli. Il nostro è un appello alla Regione affinché pianifichi le aree in cui fare questi insediamenti così come vuole il Governo nazionale e dia urgentemente una risposta ai sindaci non perdendo ulteriore tempo”.

Chiara la posizione di Tiziana Magnacca, solidale con le preoccupazioni dei sindaci e che in giunta porterà la loro richiesta di ascolto: “L’atteggiamento di Regione Abruzzo è ben riassunto nel parere che lo stesso presidente Marsilio ha curato come relatore all’interno del comitato regionale delle Regioni in Europa: un atteggiamento laico che rifugge ogni integralismo, sia quello del sì a tutti i costi verso energie rinnovabili che verso gli integralisti del no e del ritorno al passato. Personalmente sono convinta che sono maturi i tempi per valutare con diversa consapevolezza il tema dell’energia, rifuggendo dalla corsa ‘folle e disordinata verso l’eolico’ che distruggendo agricoltura, paesaggi, economie locali e futuri sviluppi delle comunità dell’entroterra spingendo ulteriormente verso lo spopolamento. Il panico ingeneratosi all’indomani del taglio dell’approvvigionamento del gas da parte della Russia non è una valida giustificazione per non riflettere sugli effetti collaterali di questa corsa, così come verso l’elettrico nella mobilità. Tutti sentiamo la responsabilità salvare il pianeta e di proporre un modello di sviluppo sostenibile, ma tenendo sempre a mente che si deve trovare il giusto equilibrio tra tutte le fonti di approvvigionamento energetico e spingendo la ricerca verso fonti che procurino minori danni possibili al paesaggio e alla nostra economia. Infine guardiamoci bene dal promuovere l’approvvigionamento elettrico sulla pelle dei lavoratori trattati come schiavi nelle miniere delle materie prime asiatiche e africane, inquinando le falde acquifere di quei luoghi, rendendo schiava della Cina anche l’Europa e il nostro Paese”.

A condividere la mobilitazione di gran parte dei sindaci e delle comunità del Vastese in merito alla progettazione di nuovi impianti eolici è il consigliere regionale Silvio Paolucci: “Una perplessità condivisibile a causa dell'assenza di una programmazione regionale che stabilisca le aree idonee e quelle NON idonee, come prevede il decreto ministeriale approvato in conferenza Stato-Regioni. Puntare sull'energia rinnovabile e condividere la sfida della transizione ecologica, non significa consentire l'installazione selvaggia degli impianti, senza alcun tipo di programmazione. Questo è il compito della Regione. Per questo chiediamo a Marsilio di aprire urgentemente un tavolo di confronto con tutti i portatori di interesse e di condividere tutte le iniziative innanzitutto con i sindaci. E sempre in tale direzione con i colleghi consiglieri del territorio sono pronto a portare nella Commissione competente le audizioni e le argomentazioni dei sindaci. Questo perché la progettualità, oltre che condivisa, va inoltre controllata per evitare di finire fra ‘gli amici del giaguaro’, soprattutto per la definizione delle aree idonee e non idonee a ospitarli e della qualità delle progettazioni che non possono essere copia e incolla provenienti da altri insediamenti in altri contesti. Io sono convinto che l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili previsto con le istallazioni possa essere conseguito anche evitando di toccare le aree di pregio culturale, paesaggistico, agricole e tenendo a mente che ci sono territori, come quello del Vastese, che ad esempio già contribuiscono sull'eolico per il 60% della produzione regionale complessiva. Serve un confronto serio e urgente, di cui ci faremo promotori”.

Per Augusto De Sanctis, portavoce di Forum H2O, la “crisi climatica è la priorità assoluta e che quindi impianti vanno fatti. Solo che bisogna governare il processo e pianificare attentamente. Però non si può dire no all'eolico offshore di fronte Vasto a 25 km perché deturperebbe il paesaggio in una costa totalmente cementificata nel plauso quasi generale. A mio avviso, in ordine di priorità bisogna pretendere progetti adeguati e non fatti con il ciclostile; dare priorità all'eolico offshore, al fotovoltaico sui tetti, in cave ecc, agli impianti di comunità, all’agrivoltaico a terra e all’eolico a terra. Ricordo a tutti che consumiamo fossili, che vuol dire crisi climatica e impatti territoriali tra pozzi, raffinerie, trasporto. Anche se riducessimo i consumi della metà rimarrebbe una consistente quota di fossili da sostituire”.

Un coro, dunque, unanime che ha registrato l’unico parere contrario del sindaco di Liscia Antonio Di Santo il quale ha annunciato che non si opporrà a questi interventi nell’interesse dell’economia del territorio.

Galleria fotografica

Vastoweb.com Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 01/2009 del 9/01/2009 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Federico Cosenza

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Vastoweb.com. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione