“Gissi è una delle mete preferite, ma rischia il deturpamento dal progetto eolico su Monte Sorbo”

“Cristallo d'Abruzzo“ lun 08 luglio 2024

Alto e Medio Vastese “Gissi è un paese con tutte le carte in regola per diventare patrimonio Unesco”

Attualità di La Redazione
7min
“Gissi è una delle mete preferite, ma rischia il deturpamento dal progetto eolico su Monte Sorbo” ©Vastoweb
“Gissi è una delle mete preferite, ma rischia il deturpamento dal progetto eolico su Monte Sorbo” ©Vastoweb

GISSI. Il Cristallo d'Abruzzo rischia il deturpamento dal progetto eolico su Monte Sorbo. A ribadirlo, il presidente dell'Associazione "I Lupi del Gesso" e del Comitato cittadino di tutela.

Il Sic di Monte Sorbo ne costituisce la perfetta cornice naturale e l'istallazione delle torri, oltre a sventrare un sito naturalistico di elevato valore ambientale, comprometterà irrimediabilmente anche l'immagine del Cristallo D'Abruzzo. 

“Da 13 anni mi batto per il mio paese e da anni mi occupo dell'argomento gesso. Oggi pare - ha continuato il presidente - che la "sindrome da gesso" abbia coinvolto tutti i paesi che si affacciano sull'area frentana e tutti né anno compreso l'importanza culturale per il territorio.

Sono stato il precursore di diversi progetti, scoperte e iniziative realizzate e in corso di realizzazione, come l'idea di un Parco Geo-Speleo Archeologico dei Gessi Abruzzesi, il progetto sulla ventricina dei gessi e dei prodotti tipici legati al gesso, la scoperta di importanti grotte nel gesso, l'idea di una rete sentieristica, facenti tutti capo al progetto madre, "Magna Gypsum ", che io stesso come candidato annunciai pubblicamente nel corso del comizio di maggio 2014 e inserii nel programma elettorale, per poter elevare il mio paese ai massimi livelli culturali. 

Ho fatto tanto per il mio territorio e dato molto sia in termini economici che di sforzo fisico arrivando a compromettere anche la mia salute e per "amor di patria" ho fondato anche un Comitato Cittadino di tutela del Cristallo D'Abruzzo.

Nello scorso evento Nazionale delle giornate Fai di Primavera 2024, parte di questo sogno si è concretizzato con ben 4200 presenze registrate che sono venute a visitare GISSI e in quell'occasione e avvenuta la cerimonia ufficiale della nuova nomina del paese; "Cristallo d'Abruzzo" per l'appunto.

Gissi è stata una delle mete preferite a livello nazionale. I dati lo confermano

Si tratta di una realtà: è un paese unico al mondo e ha tutte le carte in regola per avviarsi a diventare patrimonio mondiale Unesco. E' la stessa normativa che lo definisce.

Infatti, così riporta il sito

La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come:

- patrimonio culturale:

monumenti: opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,

agglomerati: gruppi di costruzioni isolate o riunite che, per la loro architettura, unità o integrazione nel paesaggio hanno valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,

siti: opere dell’uomo o opere coniugate dell’uomo e della natura, come anche le zone, compresi i siti archeologici, di valore universale eccezionale dall’aspetto storico ed estetico, etnologico o antropologico.

- patrimonio naturale:

i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni di valore universale eccezionale dall’aspetto estetico o scientifico,

le formazioni geologiche e fisiografiche e le zone strettamente delimitate costituenti l’habitat di specie animali e vegetali minacciate, di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico o conservativo,

i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale

Le Linee guida operative per l’attuazione della Convenzione definiscono come Patrimonio misto (culturale e naturale) i beni che corrispondono in parte o in tutto a entrambe le definizioni di patrimonio culturale e naturale.

- paesaggio culturale (dal 1992):

paesaggi che rappresentano “creazioni congiunte dell'uomo e della natura”, così come definiti all’articolo 1 della Convenzione, e che illustrano l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel tempo sotto l’influenza di costrizioni e/o opportunità presentate, all’interno e all’esterno, dall’ambiente naturale e da spinte culturali, economiche e sociali. La loro protezione può contribuire alle tecniche moderne di uso sostenibile del territorio e al mantenimento della diversità biologica.

Gissi è l'unico paese al mondo ad essere realizzato totalmente in cristalli di gesso selenitico ad essere ancora abitato e noi gissani siamo gli eredi ed abitanti di questo paese di cristallo.

Nel corso degli ultimi incontri tenutisi prima a Carpineto Sinello poi presso la sede del teatro San Filippo in San Buono, sono stati presenti i Consiglieri Regionali Silvio Paolucci e Francesco Prospero, il delegato della Provincia di Chieti Carlo Moro, oltre a noi rappresentanti di diverse associazioni ambientaliste e all'assessore regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca.

Oggi, Il presidente Antonio Ottaviano pone l'argomento sul tavolo.

Sono parte del gruppo di studio, insieme ad Alessio Massari (referente del G.A.L. Maiella Verde e presidente di Itinerari D'Abruzzo) e responsabile dell'argomento gesso che fa capo alla sezione geologica dell'associazione, (Centro Ricerche sui Gessi (C.R.G.) di Gissi.

Abbiamo da poco concluso lo studio di fattibilità per l'istituzione di una riserva dei gessi frentani.

Insieme a Massari e ai rappresentanti dei comuni coinvolti, lo scorso weekend, sono stato ospite dell'ente Parco e Biodiversità della Vena del Gesso Romagnola, oggi Patrimonio Unesco.

Oltre a visitare molti aspetti del parco tra cui musei, ex cave diventate musei geologici all'aperto, grotte, e borghi, abbiamo rivelato loro le similitudini del nostro territorio ed è subito balzato sul tavolo la candidabilità a patrimonio Unesco che Massari ha evidenziato nel corso dell'evento a San Buono.

Ma non si tratta solo della candidatura di una riserva. Si tratta della candidatura del mio paese. Gissi per l'appunto che ho già proposto in una precedente occasione:

Adesso non possiamo permettere che delle "abominevoli torri eoliche" vengano a deturpare il nostro Cristallo D'Abruzzo e lo splendido scenario naturale che ne fa da cornice (S.I.C. Monte Sorbo), in nome di una falsa transizione ecologica.

L'Unione Europea nel lontano 1979 e poi ne 1992, approvò due direttive (Direttiva 92/43/CEE "Habitat", Direttiva 2009/147/CE "Uccelli"), che hanno avuto l’obiettivo di individuare con lo strumento denominato "Rete Natura 2000", aree di elevata naturalità, denominate SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale) e con lo scopo di tutelare la natura in quelle aree che presentano ancora un’elevata qualità in termini di naturalità, al fine di salvaguardare le specie animali e vegetali ancora presenti.

L'istallazione di un parco eolico, nell'area dell'entroterra vastese, è incompatibile e comprometterà ben 5 siti S.I.C. (Siti di Importanza Comunitaria).

IT7140126 – Gessi di Lentella.

IT7140121 – Abetina di Castiglione Messer Marino.

IT7140123 – Monte Sorbo (Monti Frentani)

IT7140127 – Fiume Trigno (medio e basso corso)

IT7140210 – Monti Frentani e Fiume Treste.

Ciò non porterà nessun beneficio né al nostro territorio né all'Italia né al mondo intero. Sono i dati a confermare link che l'Italia contribuisce già con l'eolico a soddisfare lo 0,014% dei consumi energetici mondiali, cioè una parte su settemila (infatti: 1,45% x 0,97% = 0,014%). Ma in realtà il contributo è ancora più basso: le statistiche ci dicono che le emissioni di CO2 non dipendono solo dalla produzione di energia, ma anche da altre attività umane (agricoltura, allevamenti, rifiuti, ecc.). Precisamente il contributo del settore energia alle emissioni di CO2 in Europa è circa del 77% (dati Eurostat). Perciò, possiamo dire che l’eolico italiano contribuisce a ridurre le emissioni mondiali di CO2 dello 0,01%, cioè una parte su diecimila (infatti: 0,014% x 77% = 0,01%).

Il contributo di un impianto eolico situato sul nostro Appennino, sarebbe una lunghissima sequenza di zeri dopo la virgola.

Con questo non vogliamo dire che le rinnovabili siano inutili, possono avere un’importanza locale a certe condizioni. Vogliamo solo ribadire di pensarci bene prima di distruggere la natura delle nostre montagne, visto il risultato così misero che se ne ottiene in cambio.

Esistono altre fonti alternative da cui attingere ed esiste una soluzione anche migliore. Il risparmio.. Si, il risparmio oltre a costituire ricchezza in termini economici, costituisce ricchezza anche in termini di energetici. 

Il mio appello va prima di tutto al sindaco di Gissi Avv. Agostino Chieffo che faccia" orgogliosamente" pressione sugli assessori regionali intervenuti all'incontro che a loro volta facciamo pressione sul presidente Marsilio e tutti insieme, sindaci, associazioni, comitati e regione Abruzzo, chiedere appello al presidente della repubblica avvalendosi degli articoli 9 e 41 della costituzione italiana link ribadendo l' incostituzionalità degli impianti eolici sopra tutto in una regione quale l'Abruzzo che ha dato già molto in termini di energia e territorio e quale regione che ha sempre avuto il vanto di essere Terra dei Parchi, è chiamata Regione Verde d’Europa.

Regione dove troviamo tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e 38 tra Oasi e Riserve Regionali e Statali. In totale le aree protette rappresentano il 30% dell’intero territorio regionale e l'area dei gessi frentani un geo sito unico in tutta la regione Abruzzo che perderà un enorme valore naturalistico e culturale. Perderà il Cristallo D'Abruzzo.”

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