"Guardia medica turistica chiusa: omicidio al turismo, un ambulatorio sociale con medici in pensione"

Attacco pirata alla Sanità ven 12 luglio 2024

Vasto "Il pronto soccorso e l'ospedale stanno scoppiando per l'afflusso e carenza di personale"

Attualità di Federico Cosenza
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"Guardia medica turistica chiusa: omicidio al turismo, un ambulatorio sociale con medici in pensione" ©Vastoweb
"Guardia medica turistica chiusa: omicidio al turismo, un ambulatorio sociale con medici in pensione" ©Vastoweb
"Guardia medica turistica chiusa: omicidio al turismo, un ambulatorio sociale con medici in pensione"

VASTO. Sit-in di protesta organizzato dal Sindaco Francesco Menna davanti alla sede delle Guardia medica turistica, chiusa quest'estate dal centrodestra regionale dopo 40 anni di attività.

Il primo cittadino di Vasto non è andato per il sottile e lo ha definito un "omicidio al turismo" e poi ha aggiunto: "Assolvo Schael perché era assente e viene usato come specchietto per le allodole, ma condanno il centrodestra: Marsilio, Magnacca, Verì, Prospero. Quello alla sanità è un nuovo attacco a Vasto, ai Vastesi e ai turisti, i pirati della regione dopo aver distrutto il San Pio e dopo quanto fatto al terminal bus (Leggi) sono tornati in azione. Il Pronto soccorso e l'ospedale sono al collasso per via dell'afflusso di turisti e la carenza di personale".

“Si tratta dell’ennesimo attacco della Regione Abruzzo - ha dichiarato il sindaco di Vasto Francesco Menna - è inutile fare dei comunicati, qui o qualcuno di Fratelli d’Italia passa al gruppo misto o è complice di questo omicidio contro la sanità e il territorio.

Intanto a spese del comune stiamo cercando di aprire un ambulatorio sociale con medici in pensione. Toglieremo così le bandiere pirata e il Comune si riapproprierà di un sito piratizzato. Questo perché i cittadini hanno bisogno di risposte. Questa non è sanità, è la barbarie.

Io dico al centrodestra che si sta nascondendo dietro il direttore generale della Asl Schael di cambiare regime e registro.

Io assolvo il Direttore, ma penso che chi lo abbia rinominato, ossia Marco Marsilio, Francesco Prospero, Tiziana Magnacca e Nicoletta Verì, siano i veri complici dell’omicidio.”

Presenti anche gli assessori Felicia Fioravante e Alessandro D'Elisa, i consiglieri Pino Travaglini, Alessandro La Verghetta, Gino Marcello e Peppino Forte.


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