Svelata la facciata principale di Palazzo d’Avalos con la sua rinnovata bellezza
Vasto “Il restauro della facciata è solo la prima tappa del percorso di valorizzazione di Palazzo d'Avalos”
VASTO. Il volto dello storico Palazzo d’Avalos è finalmente cambiato tornando alle bellezze di un tempo.
Dopo circa sei mesi dall’inizio dei lavori con l’insediamento del primo cantiere (Leggi), la città di Vasto può vedere la facciata principale del palazzo totalmente rinnovata.
È stato completato in questi giorni il restauro della parte in cui è presente l’ingresso dell’edificio un tempo residenza dei marchesi del Vasto fino al 1806.
La facciata principale ha subito un recupero architettonico insieme alla sua tinteggiatura regalando un’immagine autentica e rinnovata non solo ai residenti, ma anche ai tanti turisti nelle piazze per gli eventi estivi nel centro storico.
“Il Comune di Vasto ha ottenuto un finanziamento della Comunità Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza per restituire decoro al Palazzo. Un importante intervento di Recupero e Restauro Architettonico che ha come obiettivo principale la salvaguardia dell’edificio”, aveva dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Licia Fioravante dopo che è stata svelata la prima parte della facciata dell’edificio nelle scorse settimane (Leggi).
L’importo degli interventi è stato di circa 800mila euro come era previsto nel “Lavori di riqualificazione della facciata principale di Palazzo d'Avalos”, contenuto all’interno del grande progetto dal valore di 13 milioni di euro.
Quest’ultimo, diviso in più parti come aveva spiegato l’assessore alla Cultura Nicola della Gatta (Leggi), porterà a una importante restaurazione del palazzo storico che costeggia i principali punti del centro città quali Piazza Lucio Valerio Pudente, Loggia Amblingh e Piazza del Popolo.
“Il restauro della facciata - aveva dichiarato l’assessore Nicola Della Gatta (Leggi) - costituisce solo la prima tappa del percorso di valorizzazione di Palazzo d'Avalos avviato con la sottoscrizione dell'accordo di programma con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara.”
Entro la fine del mese ci sarà la riconsegna dell’opera e l’accensione della nuova illuminazione.