La mucillagine a Vasto tra polemiche e problemi: “È fastidiosa, ma niente danni alla salute”
Altri Comuni, Vasto “Sicuramente è un problema per il turismo, ma in altre zone ce n’è di più. Dobbiamo ritenerci fortunati”
VASTO. È davvero così fastidiosa? C’è troppo allarmismo da parte dell’informazione? Potrebbe essere una problema per il turismo?, queste sono state alcune domande che abbiamo rivolto a bagnanti e proprietari di stabilimenti di Vasto Marina a proposito di un fenomeno molto “caldo” e sentito dall’opinione pubblica lungo la costa adriatica della Penisola in queste settimane: la mucillagine.
Prodotta da alcune piante acquatiche, la mucillagine è una sostanza organica costituita da un insieme di molecole di acqua, sali inorganici e zuccheri che, nonostante si formi in mare a determinate profondità, riesce a risalire in superficie in particolari situazioni generando il tanto noto e fastidioso strato viscoso e oleoso.
E sarebbero proprio le alte temperature e la luminosità dell’acqua a favorire insorgenza di questo fenomeno.
“Ci è capitato tra noi amici di non farci il bagno insieme. Purtroppo alcune volte siamo costretti a spostarci in una località più lontana e pulita,” ha evidenziato un giovane turista di Campobasso.
Sono diverse le segnalazioni di questo fenomeno che sembrerebbe aver colpito non solo alcune spiagge delle località vastesi, ma anche molte altre dell’intera costa a contatto con il Mar Adriatico.
Infatti si passa da nord a sud dell’Italia, toccando la riviera romagnola, però più a largo, e arrivando proprio lungo la costa in particolare ad Ancona, Chieti e Pescara.
C’è anche qualche turista che allude ad altre cause legate alla presenza in superficie dello stato oleoso, come all’inquinamento.
“Ho fatto caso a ciò che arriva sulla spiaggia e ho visto bicchieri rotti e tanta plastica. Secondo me è proviene da una discarica a cielo aperto.”, ha fatto presente un bagnate romano.
“Comunque dopo un bagno - ha poi aggiunto - la sostanza che si percepisce è moto grassa, sembra olio ed è molto fastidiosa”.
La certezza sta fatto che non è la prima volta che si verificano questi macroaggregati mucillaginosi.
Le prime testimonianze del fenomeno risalgono nell'Alto Adriatico e nel Golfo di Trieste alla prima metà del 1700, periodo in cui non erano state ancora sintetizzate molecole inquinanti. Pian piano il fenomeno nell’800 è diventato più frequente per sparire in seguito e ripresentarsi dal 1980 in poi.
“C’è una vegetazione marina che dovuta a questi picchi di caldo, sale. Non è nulla che fa male. Non è piacevole. Fino ad oggi - ha spiegato Domenico Molino proprietario dello stabilimento balneare “Da Mimì” - non ci sono stati né problemi di situazioni urticanti né di altro tipo generati dalla mucillagine.”
Secondo quanto riportato dall’Agenzia Nazionale per la Tutela dell’Ambiente, le mucillagini non producono danni alla salute (Leggi)
“Dal punto di vista igienic—sanitario rappresentano solo un fatto sgradevole alla vista ed al contatto, ma di norma - ha spiegato sempre l’ARTA - non producono alcun danno alla salute, ovvero non instaurano nessun tipo di patologia rilevante a carico dell’organismo e della pelle.”
Tolta la natura non pericolosa delle sostanze, resta il fatto che genera problemi al mondo della pesca e fastidi ai bagnati con una possibile conseguenza nel comparto turistico.
“Sicuramente è un problema per il turismo, ma in altre zone - ha poi aggiunto Molino - come nelle Marche ne è presente di più. Quindi rispetto ad altri posti dobbiamo ritenerci fortunati.”
“Per me non c’è nessun allarmismo per ora e non siamo in una fase critica e spero non ci sia. È un problema - ha precisato Massimo Di Lorenzo proprietario dello stabilimento balneare “Acapulco” - che riguarda più le ore del pomeriggio. Penso che ci voglia solo qualche doccia in più, nulla di che”.
Intanto recentemente il Comune di Vasto ha previsto l’implementazione dei lavori di pulizia degli addetti della Pulchra Ambiente proprio a causa dell’eccezionale portata di questo fenomeno (Leggi).