"Al Villaggio Cirulli a Montalfano dal 15 luglio 350 persone senz'acqua"
Cupello "Ci vengono portati 50 quintali al giorno di acqua torbida con le autobotti e le persone stanno male"
CUPELLO. Tutto il Vastese è in grave difficoltà per via dell'emergenza idrica. Ieri abbiamo raccontato i casi di Gissi (Leggi) e Monteodorisio (Leggi), oggi ci spostiamo a Cupello.
Il telefono della nostra redazione è rovente, forse non come quello del numero verde della Sasi, ma sono tantissimi tutti giorni i cittadini che si lamentano per i disservizi e la mancanza di acqua.
A Montalfano, e in particolare gli abitanti del Villaggio Cirulli, dal 15 luglio sono senz’acqua.
Questo lo sfogo di una residente: "Siamo al 31 luglio, e la situazione non è cambiata: non un avviso, non una comunicazione e non una certezza di quando e come la crisi finirà.
Il Villaggio Cirulli è una realtà periferica, che da casa a tanti stranieri che vengono qui a lavorare come agricoltori o nelle fabbriche vicine con le famiglie e i bambini. Al momento tutti gli appartamenti sono occupati, per un totale di 350 persone (all’incirca). Inoltre all’interno del Villaggio vivono gli ospiti di un Centro di Accoglienza Straordinario (Cas) gestito da una cooperativa, che riesce a fare fronte all’emergenza con grande fatica e che, quando può, dà una mano ai residenti."
A parlare così è Valentina Fornaro, psicologa del CAS e che vive nel Villaggio Cirulli da un anno.
Quest'ultima poi aggiunge: "L’estate scorsa non abbiamo avuto nessun tipo di problema, o quanto meno l’acqua ci veniva tolta per qualche ora di notte. Adesso non solo abbiamo solo 2 ore di acqua al giorno (dalle 6 alle 9 -orario tra l’altro in cui la maggior parte degli affittuari lavorano) ma non siamo certi nemmeno della provenienza e qualità dell’acqua che viene portata dalle autobotit, 50 quintali al giorno. Ci sono persone che stanno soffrendo di strani sfoghi sulla pelle e di mal di stomaco; ci tengo a precisare che nessuno ci ha detto di smettere di bere questa acqua o smettere di usarla per i normali servizi igienici e alimentari."
Siamo coscienti della carenza idrica, ma non è nemmeno giusto lasciare residenti e cittadini senza nemmeno un briciolo di informazione. A questo punto, considerato che la maggior parte dei residenti non sono italiani e che pochi quest’anno sono stati i turisti, mi chiedo se il ragionamento alla base non sia puramente e banalmente discriminatorio.
Personalmente mi sto impegnando in una raccolta firme per fare un esposto in Procura. Purtroppo le armi del cittadino sono poche e poco appuntite, ma non possiamo di certo stare ad aspettare senza fare niente."