“Dove andare dopo le dimissioni dall’ospedale”: a San Salvo parte la Cot
Vasto La centrale operativa territoriale svolge attività di raccordo tra ospedale e servizi del territorio
VASTO. “Subito dopo il 15 agosto apriremo la Cot che ha il compito di prendere in carico il paziente, non solo dopo le dimissioni dall’ospedale, ma anche e soprattutto tra un servizio e l’altro”. A dirlo in occasione dell’attivazione ufficiale a San Salvo di quella che definisce come vera e propria “torre di controllo” è l’assessore regionale alla Salute, famiglia e pari opportunità Nicoletta Verì. Presente stamani nel cuore della centrale operativa territoriale dell’area distrettuale del Vastese insieme al direttore generale Thomas Schael, alla sindaca Emanuela De Nicolis e a numerosi sindaci e amministratori del territorio.
“La centrale permette di dirigere il traffico sul territorio e si interfaccia con i vari servizi e i professionisti della salute: Case e Ospedali di Comunità, Unità di Continuità Assistenziale, Cure Domiciliari Integrate, Rsa, residenze e centri diurni, ospedali, strutture di riabilitazione, medici di medicina generale e pediatri, oltre che con i servizi sociali dei Comuni”, ha sottolineato l’assessora.
Dopo la dimissione dall'ospedale di un paziente che ha superato la fase acuta ma che non può tornare al proprio domicilio, questo servizio gli garantirà un’efficace e continuativa assistenza. Questo dunque l’obiettivo principale e a
rispondere al telefono nel punto sansalvese del distretto sanitario di via De Gasperi tre infermieri qualificati: Nicola Basilico, Giovina Lapergola ed Ettore Di Cicco.
A spiegare come si svolge l’attività di raccordo tra ospedale e servizi presenti sul territorio è la responsabile delle Cot Mariantonietta Pompeo: “Insieme a Chieti, con il ruolo di hub, e poi a Casoli e Lanciano come spoke, il punto di San Salvo, anch’esso attivo come spoke, ha funzioni ben precise: lavorano sulla presa in carico, dimissioni e trasferimento dei pazienti, integrando l’assistenza sanitaria con quella sociale. Sono strutture chiave nell'organizzazione finalizzate ad accorciare la distanza tra i cittadini e tutti i percorsi di cura che si occupano di dimissioni e trasferimento dei pazienti, integrando assistenza sanitaria con quella sociale. Possono chiedere l’intervento della Cot i reparti ospedalieri, medici e pediatri di famiglia, medici della continuità assistenziale, operatori dei servizi distrettuali e delle strutture residenziali e cure intermedie, oltre ai servizi sociali dei Comuni”.