Alla Canale il Parco San Benedetto: “Per un luogo apprezzato dai monaci”
Vasto “Sono certo che questo luogo sarebbe stato apprezzato dai monaci e per questo ho voluto dedicarlo a San Benedetto”
VASTO. L’area di località Canale rappresenta una delle zone più belle enaturalistiche della costa vastese. Dalla Statale 16 è possibile raggiungere attraverso comodi accessi la spiaggia e apprezzare un meraviglioso e suggestivo paesaggio. Questa zona solo recentemente è stata restituita alla comunità.
Era frequentata da persone, che grazie alla concessione da parte di Ferrovie dello Stato potevano usufruirne pagando una piccola quota. Nonostante i permessi siano scaduti e non rinnovati le aree hanno continuato ad essere occupate, da persone, manufatti, piccole imbarcazioni, recinzioni e costruzioni. Nell’ottobre 2018 sono state emesse delle diffide per demolire le strutture realizzate a Canale. I cittadini virtuosi hanno provveduto a rimuoverle altri hanno desistito. Il Comune di Vasto in accordo con la Provincia di Chieti (divenuta nel frattempo titolare dell’area per la realizzazione della Via Verde Costa dei Trabocchi) ha provveduto allo sgombero ed al ripristino dei luoghi.
“Questa parte di litorale è stata aperta a tutti. Abbiamo operato per offrire alla comunità un bene comune, un patrimonio materiale condiviso per favorire il benessere, di tutti. Ho voluto dedicare questo bellissimo spazio a San Benedetto perché San Benedetto prima di tutto perché è il protettore dell’Europa e poi per ricordare che - ha detto il sindaco di Vasto e Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna - l’Abruzzo ha un ricco patrimonio culturale e spirituale germogliato dalle radici dell’ideale monastico a dimostrarlo è la numerosa presenza di abbazie, monasteri, conventi, chiese ed eremi. Luoghi dove i monaci non volevano semplicemente abitare, ma vivere per dedicarsi all'’ ascolto, l’atteggiamento religioso per eccellenza. Noi, abituati all’ipercomunicazione digitale non conosciamo più quel sacro tacere. L’Abruzzo è un gran produttore di silenzio, di sobria bellezza: queste le caratteristiche della lunga storia del monachesimo abruzzese, che emergono dallo stupefacente messaggio di San Benedetto. Nella nostra città non registriamo tracce di benedettini, ma sono certo che questo luogo sarebbe stato apprezzato dai monaci ed è per questo che ho voluto dedicarlo a San Benedetto”
Per l’occasione la benedizione è stata affidata a Don Luigi Maria Di Bussolo dell’abbazia di Montecassino che ha ricordato la figura di San Benedetto messaggero di pace e la regola monastica Ora et labora "Prega e lavora",
Erano presenti insieme al sindaco Francesco Menna, l’assessore Anna Bosco, il consigliere provinciale e comunale Alessandro La Verghetta e Giuseppe Di Marco presidente di Legambiente Abruzzo.