Eni di Ortona e WalterTosto di Chieti: “Piani sicurezza esterni scaduti nel 2011”
Altri Comuni H20: “Ecco le conseguenze di anni di omissioni e mera retorica sulla sicurezza”
CHIETI. “Il Forum H2O interviene in merito agli avvisi diffusi dalla Prefettura di Chieti che ha finalmente pubblicato sul proprio sito WEB le bozze dei Piani di Emergenza Esterna per gli stabilimenti Eni di Ortona e WalterTosto di Chieti scalo al fine di consentire la partecipazione del pubblico che può inviare osservazioni entro un mese.
Il Forum H2O a settembre 2023 aveva depositato un esposto alla Procura a Chieti rilevando come i Piani di Emergenza per i due stabilimenti classificati a rischio di incidente rilevante per la presenza di grandi quantità di sostanze pericolose fossero scaduti addirittura nel 2011 come accertato grazie a un accesso agli atti svolto in Prefettura nel 2022. Non erano mai stati revisionati dalla Prefettura di Chieti nonostante precisi obblighi di legge affermino l'esigenza di rivederli ogni tre anni al massimo assicurando la partecipazione del pubblico alla loro redazione.
Il Forum H2O da anni si batte sul rispetto della Direttiva Seveso, considerati i numerosi incidenti avvenuti in impianti classificati a rischio, in ultimo quelli tragici della Sabino Esplodenti (anche lì il Piano di Emergenza Esterno era scaduto nel 2011).
Ora i semplici cittadini (ad esempio quelli che abitano nelle aree potenzialmente impattate, si veda mappa allegata), le associazioni, le altre imprese potranno finalmente presentare osservazioni su questi importantissimi documenti.
Dichiara Augusto De Sanctis, attivista del Forum e autore dell'esposto "Dispiace che documenti di tale importanza, addirittura potenzialmente esiziali per la vita dei cittadini in caso di emergenza, siano arrivati dopo plurime denunce pubbliche e in procura, come già avvenuto precedentemente per lo stoccaggio Fiume Treste a Cupello. Anche lì la prefettura di Chieti si mosse solo a seguito di un mio esposto alla Procura di Vasto. Comunque meglio tardi che mai perché la cultura della sicurezza si diffonde non con la retorica che ascoltiamo dopo ogni incidente ma applicando preventivamente le norme e attuando le proprie competenze.
Ovviamente abbiamo iniziato a leggere la documentazione. Proprio per esemplificare i danni prodotti dalla mancanza per oltre un decennio di documenti aggiornati, a Ortona spicca il fatto che la porzione di ciclopedonale realizzata recentemente a nord del porto è situata in piena area di elevata letalità (!) in caso di incidente essendo stata realizzata accanto a un oleodotto preesistente (!). Cioè si concentrano persone dove sarebbe meglio non farlo!
Questo succede se non si hanno chiari o addirittura non si vogliono vedere gli elementi di rischio presenti sul territorio. Non a caso il nuovo Piano Regolatore di Ortona è stato approvato senza tener conto neanche del precedente Piano di Emergenza, quando la legge prescrive espressamente che le scelte urbanistiche debbano tenere conto della presenza di potenziali aree di danno attorno agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante per non aggravare il rischio con nuove abitazioni o, appunto, infrastrutture. Questo per dire con quanta superficialità per non dire di peggio sia stato affrontato finora il tema della sicurezza".
Così, in una nota, il Forum H2O.