Nel roseto del Santuario di Furci una targa in ricordo "dell'amico e studioso" Giuseppe Gentile
FURCI. Alla presenza del Sindaco, del Parroco di Furci e dei cittadini si è svolta ieri sera in paese la cerimonia per lo scoprimento di un targa posta all'interno del roseto del Santuario, a ricordo dell'autore ed esecutore del giardino Giuseppe Gentile.
La targa, raffigura un'immagine di una rosa, simbolo del roseto, realizzata da Cesidio Di Nuoscio.
La cerimonia si è aperta con l'intervento del sindaco Fabio Di Vito che ha ricordato Giuseppe Gentile "come una figura più che preziosa, fondamentale. È stato maestro e consigliere, onesto, altruista, sempre pronto a lottare per ogni forma di ingiustizia, attento e pronto a curare ogni piccolo dettaglio...lo ricordo qui qualche giorno prima di salutarci a zappare il roseto a novant'anni. Ciò dovrebbe essere di esempio soprattutto per i giovani...per il comune è stata una grande perdita, di lui manca l'attività civica, la memoria storica, persona tanto preparata quanto discreta".
La professoressa Rosanna Colamarino che ha contribuito con il signor Gentile a realizzare il roseto, lo ha ricordato con sincera gratitudine: "Abbiamo perso prima di tutto un Amico, uno studioso autodidatta. E studiosi autodidatti non ce ne sono tanti nel mondo!
Noi amici abbiamo voluto ricordarlo con una targa che sottolinea l'importanza del suo lavoro nella trasformazione dell'area del Santuario in un roseto con 80 piante di rose inglesi. Un ricordo che mostra quanto possa essere importante per i suoi Amici e per tutte le persone che lo avevano conosciuto. Concludo dedicandogli una poesia scritta dal prof. Giorgio Bonamassa: "L'uomo che cammina".
Ha poi completato la cerimonia il parroco, Don Angelo Di Prinzio, che ha benedetto la targa.
All'evento, sobrio e significativo, erano presenti furcesi e amici del compianto che hanno assistito commossi.