Abbattimento Paolucci: il dipinto “L’Ulisse” non si può salvare “ma verrà riprodotto”
VASTO. “Abbiamo ipotizzato e lavorato sulla volontà di salvaguardarlo, chiedendo ad una ditta di sviluppare un preventivo, ma poiché si tratta di un vero e proprio dipinto su muro e non potendolo per questo fisicamente staccare, si sarebbe dovuto preservare l’intero supporto. L’impresa cui abbiamo chiesto lumi sul valore di questo intervento ci ha prospettato l’ingente costo di 72mila euro come prezzo più basso possibile. Devo altresì sottolineare che l’opzione paventata non ci dava certezza del risultato e che cioè non avrebbe subito danni”.
Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Felicia Fioravante spiega così il destino della pittura parietale "L'Ulisse di Dante", dal XXVI Canto dell'Inferno, realizzata dal pittore Nicola D'Adamo e che si trova all'interno dell'edificio di via Madonna Dell'Asilo dove ieri è arrivata la ditta che si occuperà dell'abbattimento ha aperto il cantiere per la messa in sicurezza delle operazioni (Leggi). Su quel dipinto a fine aprile scorso il professor Orlando Raspa, attualmente artista e docente di arte, nonché ex studente della scuola Paolucci negli anni '70, aveva lanciato l’accorato appello affinché venisse salvato (Leggi). A peggiorare le sorti dell’opera gli atti vandalici che circa due mesi fa hanno causato un incendio all’interno dello stesso istituto che era stato svuotato del mobilio.
La rimozione e il ricollocamento dell’intera muratura che era stata l’opzione presa in considerazione in fase progettuale si è rivelata impossibile da realizzare poiché porzioni dell’opera ricoprono parti strutturali dell’edificio, così com’è emerso in una fase più approfondita di analisi tecniche. Gli uffici hanno cercato soluzioni alternative che si sono rivelate però complesse e onerose.
“A seguito agli atti vandalici che nel frattempo hanno interessato la struttura dove circa due mesi fa è stato appiccato un fuoco proprio nell’ala dove si trova il dipinto, il nero della fuliggine lo ha intaccato e quando vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme l’acqua degli idranti è finita anche su quel muro. L’amministrazione ha così dovuto considerare l’operazione antieconomica, aggravata dal danneggiamento dovuto all’incendio. Poiché abbiamo immortalato il dipinto in uno scatto, il dipinto verrà riprodotto a grandezza naturale su una stampa artistica di alta qualità e sarà ricollocata nella nuova scuola”, sottolinea Fioravante.