Stefano Taglioli e il crime ambientale "Hood. Tre in uno": "Arte ultima forma di resistenza"

VASTO. "La storia è quella di un ecologista disilluso che di fronte all'impotenza della politica, delle associazioni e della gente comune decide, non potendo anticipare troppo i contenuti, sommariamente di farsi giustizia da sé. È un libro dove si parla di uomini, di animali e di tanti altri temi tra cui viaggi e alcol, e non manca neppure una certa tensione erotica. Al centro c'è anche la questione ambientale in senso lato". 

A raccontarsi è l'ecologista vastese Stefano Taglioli che l'8 settembre, alle ore 19, presenterà, al pubblico della Nuova Libreria di piazza Barbacani, il crime a sfondo naturalistico dal titolo "Hood. Tre in uno" (edizione Menabò), presentato dal professore Panfilo D'Ercole.

L'evento aprirà i numerosi appuntamenti dedicati allo spiaggiamento sulla spiaggia di Punta Penna dei sette capodogli che dieci anni fa, il 12 settembre 2014, furono soccorsi da centinaia di volontari (Leggi).

A lui abbiamo rivolto qualche domanda di approfondimento sulla sua ultima opera.

"Personalmente mi occupo di temi ambientali da quando avevo vent'anni e il protagonista del libro è disilluso perché dopo tanti anni di fatto siamo ancora allo zero. C'è stato un grosso movimento nell'opinione pubblica e nelle associazioni intorno agli anni '80,' 90 fino ai 2000 ma poi l'attenzione è andata sempre più scemando. Oggi, di fronte alla catastrofe climatica c'è una certa indifferenza non solo da parte di chi governa ma anche della gente comune nonché di alcune associazioni ambientaliste che mi lascia basito. Di fronte a questo atteggiamento l'arte, nelle sue varie forme, diventa l'ultima forma di resistenza".

A Taglioli, inoltre, che da anni fa sentire la propria voce in città, abbiamo chiesto se nel libro ci sono tracce di quanto accade a Vasto: "Questo è il mio quarto libro e non faccio mai riferimenti topografici o temporali precisi. In questo ultimo c'è qualche riferimento autobiografico in più rispetto agli altri. Qualcuno che l'ha letto ci ha riconosciuto Vasto e delle vicende locali, ma comunque si tratta di una narrazione di fantasia. I crimini ambientali di cui parlo sono quindi legati al libro. Posso dire che i problemi ambientali in città sono tantissimi a cominciare dalla precaria gestione delle due riserve naturali ma, ripeto, nel libro c'è spazio per la fantasia pur traendo spunto dalla realtà".

Perché, dunque, leggere "Hood. Tre in uno"? Ecco cosa ha risposto l'autore: "Perché leggere i libri fa sempre bene! Se leggendo il mio libro si riesce a riflettere anche per pochi minuti sulla catastrofe ambientale che ci sta asfissiando anche dal punto di vista della calura estiva, allora benvengano la lettura e magari il rinnovato impegno ecologista di qualche lettore che potrà essere fulminato sulla via del libro !".