Dopo oltre 20 anni un nuovo lungomare per Vasto: "Bozza pronta in attesa delle linee guida"
VASTO. In bici, a passeggio, per fare sport o anche leggere un libro. Residenti, cittadini e turisti potranno trovare presto una Vasto Marina pronta ad accogliere ogni tipo di necessità grazie ad una nuova pianificazione integrata e sostenibile. Nuove e numerose aree verdi al confine con l’arenile, almeno due spazi adatti ad ospitare eventi, panchine e passerelle in legno, strutture con materiali green fisse, ma soprattutto mobili per consentirne la rimozione e perciò rendere meglio fruibile la vista del mare nei periodi diversi da quello estivo. Questi sono gli ingredienti della bozza di proposta di variante al piano demaniale marittimo disegnata dall’architetto di Pescara Carlo Gaspari, incaricato dall’ufficio pianificazione del comune di Vasto e che è destinata a cambiare il volto della Marina. Una visione che coinvolge integralmente gli oltre 15 chilometri della costa vastese e soprattutto quel 25 per cento circa del tratto che corre dall’inizio di Lungomare Duca degli Abruzzi fino alla fine di Lungomare Cordella, oltre quindi al tratto più a sud dove sorgono le attività ricettive e a quello più a nord delle scogliere. La bozza è stata già condivisa con la maggioranza di governo e arriveranno anche delle modifiche che sono state nel frattempo richieste. L’annuncio arriva ieri dall’assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio Alessandro d'Elisa che dopo circa 20 anni, ovvero dall’approvazione del Prg di Vasto del 2001, mette mano su queste zone F8 che da allora non sono ancora mai state ritoccate se non rinviate allo studio di dettaglio del Piano Costa. “Una volta che l’ipotesi progettuale sarà definitivamente accolta, passerà al vaglio della Commissione Assetto del territorio presieduta da Luigi Marcello, successivamente ci saranno i due passaggi in consiglio comunale per la presentazione, approvazione e raccolta di eventuali osservazioni. Oggi non conosciamo ancora le linee guida del governo nazionale e senza le indicazioni precise una pianificazione di questo tipo diventa anche più difficile da fare perché l’intervento dell’attuale concessionario coinvolto è legato alla durata. Non sapendo quanto tempo avranno a disposizione i gestori o nuovi concessionari, diventa difficile poter avere l’idea dell’investimento da fare. Quanto prima il Governo ci darà le linee guida, quanto prima si faranno i bandi di gara o l'estensione delle concessioni”, spiega l’amministratore.