Abbattimento dell'Ulisse alla Paolucci: "Triste sopravvivere alla morte di una propria opera"
Vasto "Ero un ragazzo quando ho realizzato questa opera, questa situazione mi fa stare male psicologicamente"
VASTO. L'abbattimento del plesso della Paolucci se da un lato guarda al futuro con la successiva realizzazione di un edificio nuovo di zecca (Leggi), antisismico, funzionale e con un basso impatto ambientale dal punto di vista dei consumi energetici, dall'altro fa scendere una lacrima a chi in quelle aule ha passato forse gli anni più belli della sua vita.
Ma vi è chi è ancora più addolorato. Stiamo parlando dell'arista Nicola D'Adamo (Leggi), autore dell'opera muraria "L'Ulisse di Dante", datata 1965 e che andrà distrutta.
La figlia dell'artista, Julie d'Adamo, è giunta da Londra per stare vicino al padre in questo momento di grande tristezza. Quest'ultimo ha trovato il coraggio di recarsi sul cantiere della ex scuola Paolucci per cercare di intercettare visivamente lo stato della sua opera muraria datata 1965 e che in corso di demolizione dopo ben 59 anni. Nel volto e nelle parole dell'autore, si percepiscono l'amarezza e lo sconforto per il triste epilogo della vicenda:
"Questo lavoro è stato realizzato nel 1965, ero abbastanza giovane e riuscivo ad arrampicarmi sulla parete per poter realizzare questo grande vascello con 13 marinai guerrieri. E' molto triste pensare di sopravvivere alla morte di una propria opera. Un lavoro che è stato fatto per gli altri e questa situazione mi fa stare molto male psicologicamente".