Vasto saluta con profonda commozione il maestro “Sandro” Bronzo: “Buon viaggio papà”

il lutto lun 16 settembre 2024
Attualità di Lea Di Scipio
4min
Vasto saluta con profonda commozione il maestro “Sandro” Bronzo: “Buon viaggio papà” ©vastoweb.com
Vasto saluta con profonda commozione il maestro “Sandro” Bronzo: “Buon viaggio papà” ©vastoweb.com

VASTO. Le note della canzone da lui tanto amata “Ogni volta” di Vasco e un lungo applauso hanno accompagnato l’uscita dalla chiesa di San Marco Evangelista di Vasto del feretro di Alessandro Bronzo. Stamani la comunità vastese si è stretta al dolore dei familiari di “Sandro”, così come tutti chiamavano il maestro che per anni ha diretto i concerti della Corale Warm Up, sodalizio musicale cittadino che dal 2007 ha allietato in innumerevoli occasioni turisti e cittadini. Da un anno combatteva contro la leucemia, che sin dal giungo scorso lo aveva costretto al ricovero all’ospedale Santo Spirito di Pescara dove si è spento nelle prime ore dell’alba di sabato. Il maestro Bronzo aveva 63 anni e ha lasciato un profondo vuoto e moto di commozione in città. Centinaia le persone che hanno dato l’ultimo saluto a Sandro nel corso delle esequie officiate dal parroco don Nicola Fioriti, compresi gli ex colleghi di lavoro e gli amici musicisti che, insieme alla sua corale a lui hanno dedicato un commovente tributo dentro e fuori il tempio sacro.

“Papà, sono orgogliosa di te e di tutto quello hai rappresentato per noi. Una persona pura e gentile di cuore che nessuno si aspettava potesse provare tanto dolore. Papà, ci hai insegnato a sorvolare sui problemi e a non perdere mai il sorriso sul volto e, credimi, ci sto provando anche questa volta. Sei una persona unica che non avrebbe mai fatto male a nessuno, neanche a un moscerino. Il tuo amore con la mamma mi è stato d'esempio e ai tuoi nipoti parlerò del loro nonno e del grande padre che sei stato trasmettendo loro quella bontà che ti rendeva unico. Hai lottato con tutta la forza pur di continuare a vivere per vederci realizzati. Eri speciale in ogni cosa che facevi. Oggi ho scelto di trasformare quel dolore in amore condividendo la sofferenza con le persone che ho incontrato e che ti hanno amato”, ha detto la figlia Marta. A lei ha fatto seguito il ricordo anch’esso profondamente commosso della sorella Michela: “Mi sono sempre rifugiata nella scrittura ma stavolta neanche la parola sembra avere la forza giusta. Mio padre ci lascia un'eredità morale e in pochi hanno questa fortuna. Ai giovani papà voglio dire che sono stata fortunata perché abbiamo vissuto sempre la gioia nella nostra casa. fate così anche voi. Quel seme di gentilezza, educazione e gioia nell’amare il prossimo anche più di noi stessi, questo ci ha insegnato nostro padre. A tutti dico grazie e sono serena perché sicura che in ognuno di voi incontrerò lui. Fa' buon viaggio papà!”.

Nel corso della sua carriera artistica aveva composto diversi brani e negli anni Ottanta, insieme a Giuseppe Monopoli, formando anche il duo “Bromo” e contribuendo ad elevare la scena musicale locale di quel periodo. Profuso il suo impegno per Vasto che si è concretizzato nella professione che per tanti anni lo ha visto prestare servizio come collaboratore scolastico nella scuola “Luigi Martella” dell’Istituto comprensivo “Gabriele Rossetti”, per poi recentemente approdare nella segreteria del Polo liceale “Raffaele Mattioli”. Protagonista da decenni della musica e del canto, Alessandro ha sempre messo a disposizione la sua professionalità e la sua passione per la musica cercando di aiutare tante associazioni che operano nel mondo del sociale, ma anche nella scuola stessa. A voler condividere un ricordo anche il dirigente scolastico emerito Maria Pia Di Carlo: “Sento il bisogno di salutare Sandro con un pensiero rivolto a lui e al suo operato e mi viene spontaneo interpretare quello di tutto il personale, degli alunni e di tutti coloro che hanno beneficiato delle sue tanti doti. Per il nostro istituto comprensivo è stato sempre punto di riferimento in particolare per gli alunni e le loro famiglie. Dal carattere aperto, cordiale, educato e dotato di di grande gentilezza e sensibilità, Sandro ha sempre dato risposte ai bisogni di tutti, dei bambini in primis che lo circondavano per manifestare tutto il loro affetto. Da quando la sua corale ha mosso i primi passi una delle prime premure fu di mettersi a disposizione sia come tecnico del suono sia come artista. Nella nostra scuola si respirava lo spirito artistico che lui portava. Sandro, continua a cantare da lassù e non lasciarci nel silenzio”. Un pensiere è stato rivolto anche dall'insegnante Elvira De Ficis, amica e collega: “Ciao Sandro, abbiamo trascorso 15 anni insieme nella stessa scuola, fatti di risate, canzoni e amicizie. Ho saputo di te con una telefonata. Ho appreso che sei andato via senza averti potuto salutare né preparare a un distacco che lacera. Questo accade quando si perde un amico. Ma l'amicizia non se ne va e ci consola perché vive nei ricordi e nelle emozioni. Mi hai onorata, rallegrata e arricchita così come ha fatto per tante persone che hanno avuto il privilegio di conoscerti. La sofferenza che hai patito è l’anticamera del Paradiso per i giusti come te”.

Don Nicola, nella sua omelia rivolgendosi in special modo ai familiari ha detto: “Continuate a vivere quella vita che a lui è stata tolta per seminare quel bene che Sandro, marito, papà e amico ha seminato. Quel bene che ha saputo distribuire diventi fecondo per noi che restiamo”.

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